ALLARME INPS | Se la tua pensione supera i 1000€, rischi di non vederla mai più: ti salvi solo così

Inps, soldi (foto teleone.it) - mediaoneonline.it
Con riforme pensionistiche in vista – tra nuove soglie e controlli più severi – un nuovo pesante rischio
Il tema delle pensioni è tornato al centro del dibattito politico ed economico in Italia. La discussione parlamentare sulle riforme dell’età pensionabile sta infiammando le sedi istituzionali, con i sindacati in prima linea per difendere i diritti acquisiti e per proporre soluzioni più eque per lavoratori e pensionati.
Le ipotesi sul tavolo vanno dalla revisione della cosiddetta “Quota 103” fino a nuove soglie di età e anni di contributi. Si parla con insistenza di introdurre una pensione anticipata flessibile, ma i dettagli sono ancora in fase di trattativa.
I sindacati chiedono con forza che venga garantito un sistema più inclusivo, che tenga conto delle categorie più fragili e dei lavori usuranti. L’idea è quella di rivedere i requisiti minimi per l’accesso alla pensione, senza penalizzare chi ha iniziato a lavorare in giovane età o chi ha avuto carriere discontinue. Intanto, il governo cerca una soluzione sostenibile per le casse dello Stato, e la partita è tutt’altro che chiusa.
Nel frattempo, sul fronte tecnico, c’è un’altra novità che sta creando malumore. Una misura già in vigore ma ancora poco conosciuta, che rischia di mettere in difficoltà migliaia di pensionati, soprattutto tra gli anziani meno digitalizzati. Ma andiamo a scoprire, nei dettagli, di cosa si tratta.
Un rischio concreto per tutti: come evitarlo
C’è intanto da dire che il governo si è mosso per aumentare la tracciabilità delle operazioni e contrastare l’evasione fiscale. Una scelta in linea con le direttive europee, ma che apre un nuovo fronte di polemica con l’INPS e tra i pensionati più anziani.
Per evitare disguidi, ad ogni modo, l’INPS ha attivato una procedura online all’interno del proprio sito ufficiale, accessibile tramite SPID, CIE o CNS, che permette di modificare rapidamente le coordinate di accredito. Il servizio si chiama “Cambiare le coordinate di accredito della pensione” e ha l’obiettivo di ridurre errori e ritardi, semplificando la vita agli utenti. Spieghiamo cosa succede, per l’esattezza.

Nuove regole per chi supera una certa cifra
Per spiegare quel che cambia, sottolineiamo che chi riceve una pensione netta superiore a 1.000 euro è ora obbligato a indicare un conto corrente, una carta prepagata con IBAN, oppure un libretto postale intestato o cointestato. In mancanza di questi dati, l’INPS ha il dovere di sospendere l’erogazione della pensione. Il problema riguarda anche chi, per effetto di un’integrazione o di un bonus, supera improvvisamente la soglia stabilita. Molti pensionati non sono consapevoli del fatto che un cambiamento anche minimo nell’importo della pensione può comportare l’automatico superamento della soglia di 1.000 euro.
In questi casi, se non si aggiorna tempestivamente l’IBAN, si rischia il blocco del pagamento mensile. È quindi fondamentale controllare frequentemente l’area personale sul portale INPS e verificare lo stato delle comunicazioni ricevute. In conclusione, per evitare spiacevoli sorprese è importante fornire sempre un metodo di pagamento tracciabile e aggiornato. La pensione è un diritto, ma anche una responsabilità amministrativa.