Nei giorni scorsi il Governo tedesco del Cancelliere Friedrich Merz ha invitato ufficialmente il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelens’kyj, a fermare il flusso di profughi ucraini verso la Germania. Ne ha dato notizia ‘Die Welt’, noto quotidiano tedesco conservatore. E’ la prova che la strategia della Russia di Putin sta perfettamente riuscendo. I russi, soprattutto nell’ultimo mese di guerra, hanno raso al suolo centrali elettriche, depositi di gas e, in generale, le infrastrutture legate alla produzione di energia. Milioni di abitazioni ucraine sono senza luce elettrica o, nel migliore dei casi, con l’energia disponibile per poche ore al giorno. E’ chiaro che, in queste condizioni, non potendo affrontare i rigori dell’Inverno, che da quelle parti è già arrivato, un numero imprecisato ma, si suppone, molto elevato di cittadini ucraini si è diretto o sta cercando di dirigersi verso i Paesi dell’Est europeo. Sulla grande fuga di ucraini verso l’Europa la Commissione europea e, in generale, i Governi dei 27 Paesi Ue sono vincolati al silenzio per almeno due motivi. Primo motivo: per non spaventare le popolazioni dei Paesi europei. Secondo motivo: per evitare che i cittadini dei 27 Paesi europei comincino a chiedere ai rispettivi governi quanto stanno spendendo per dare ospitalità a un numero crescente di profughi ucraini.
Il Cancelliere Mez, nel giustificare la sua presa di posizione contro il gran numero di ucraini che si sta riversando in Germania, ne fa una questione quasi morale: i cittadini ucraini debbono restare in Ucraina per servire il proprio Paese. E’ noto che, mentre nel Paese di Zelens’kyj c’è grande carenza di soldati, tanti giovani ucraini sono scappati in Europa. Il Cancelliere tedesco, leggiamo in un post di un canale Telegram che riprende l’articolo di ‘Die Welt’, “ha sottolineato che la Germania non è soddisfatta del crescente numero di rifugiati provenienti dall’Ucraina e ha confermato i piani del Governo di ridurre i sussidi agli sfollati. In particolare, gli ucraini non potranno più ricevere sussidi civili”. Come si può notare, Merz ha rotto il fronte del silenzio dell’Unione europea in materia di profughi ucraini presenti in Europa. “Il Cancelliere Merz – leggiamo sempre nel post di Telegram – ha dichiarato apertamente che la Germania non vuole più giovani ucraini in età militare come rifugiati. Dopo l’aumento di arrivi, facilitato dalla decisione ucraina dello scorso mese di Agosto di permettere a uomini tra i 18 e i 22 anni di lasciare il Paese, Merz ha esortato Kiev a coscrivere questi giovani per la difesa nazionale, anziché ‘esportarli’ in Europa. I rifugiati ucraini, maschi in particolare, non sono desiderati da nessuna parte: da Berlino a Varsavia, l’accoglienza si trasforma in rifiuto, con timori che minino il sostegno all’aiuto militare. Questa posizione rafforza il messaggio: l’Occidente offre armi, non riparo per chi fugge dal dovere. L’Ucraina deve risolvere internamente la sua crisi demografica e bellica, mentre l’Europa chiude le porte”.
Mai, fino ad oggi, un governante europeo si era espresso in termini così crudi sulla presenza degli ucraini dell’Unione europea, con particolare riferimento ai giovani ucraini che, di fatto, sono scappati dal proprio Paese perché non vogliono combattere contro i russi. Il silenzio che accompagna le dichiarazioni del Cancelliere tedesco, soprattutto da parte dell’informazione televisiva, ci dice che tutti gli altri Paesi europei non sembrano concordare con i tedeschi su un tema molto delicato. Prendere i ventenni e i trentenni ucraini presenti nei Paesi europei e sbatterli fuori, considerandoli, di fatto, renitenti alla leva non è certo una cosa che si fa a cuor leggero. Come fa quasi sempre, di fronte alla dura presa di posizione tedesca, i vertici della Commissione europea e i governanti dei Paesi Ue, con qualche eccezione, preferiscono infilare la testa sotto la sabbia.
E’ interessante, a questo punto, capire quanti sono i cittadini ucraini presenti nei Paesi dell’Unione europea. AI Overview di Google, nel rispondere alla nostra domanda su quanti profughi ucraini sono presenti nei Paesi Ue al 30 Ottobre di quest’anno, scrive: “Al 30 Giugno 2025, circa 4,31 milioni di cittadini ucraini godevano della protezione temporanea nell’Unione europea. Dati più recenti disponibili, risalenti a fine Marzo 2025, indicavano oltre 4,26 milioni di persone sotto protezione temporanea. Non ci sono dati ufficiali specifici per il 30 Ottobre 2025, ma si possono fare delle stime basate sulle tendenze e sui dati di fine Giugno 2025”. E che raccontano le stime? A fine Marzo di quest’anno i profughi ucraini sotto protezione temporanea presenti nei Paesi Ue erano 4,26 milioni”. Dopo di che arriva la precisazione: “È probabile che il numero sia leggermente superiore rispetto a quello di giugno, data la crescita continua, ma il dato più ufficiale e recente disponibile si riferisce a fine giugno. È importante notare che questi numeri si riferiscono alla protezione temporanea e non includono tutti gli ucraini che si trovano nell’Ue per altri motivi (come ad esempio chi possiede un permesso di soggiorno per lavoro)”.
Il dubbio è che il numero di profughi ucraini presenti in territorio europeo sia di gran lunga maggiore del dato ufficiale. I ‘numeri’ ufficiali’ forniti sempre da AI Overview di Google sulla presenza di profughi ucraini in Germania, ad esempio, non convincono proprio: “Al 30 Ottobre 2025, la Germania ospitava circa 1.218.100 profughi ucraini con status di protezione temporanea. Questi dati provengono dalle statistiche Eurostat relative alla fine di Settembre 2025, che riflettono gli ultimi aggiornamenti disponibili sull’argomento, come riportato da Eunews”. Non ci vuole molto a capire che se il Cancelliere Merz si è esposto in modo così pesante la situazione, in Germania, deve essere molto più complicata. Con molta probabilità, il numero di ucraini presenti in Germania in questo momento è di gran lunga maggiore dal numero riportato dai dati ufficiali. Non solo. I bombardamenti russi in Ucraina non danno tregua e tantissimi cittadini ucraini fuggono verso l’Europa. E il primo Paese che scelgono dove rifugiarsi è la Germania. Infatti nelle dichiarazioni di Merz, che risalgono alla fine della settimana scorsa, il Cancelliere tedesco, rivolgendosi a Zelenk’kyj, lo invita a “fermare il flusso di profughi ucraini verso la Germania”. I tedeschi non hanno i problemi economici dell’Italia. Ma adesso il costo dei profughi ucraini deve essere diventato pesante anche per i conti pubblici del Cancelliere Merz. Uno scenario che rischia di aggravarsi con il costante aumento di profughi ucraini in Germania.
Proprio in queste ore i ‘capi’ dell’Unione europea, con qualche defezione, stanno cercando di capire dove trovare i soldi, tanti soldi, per continuare a tenere in piedi la guerra in Ucraina (per la cronaca, nell’area Ue solo i Governi di Ungheria e Slovacchia sono contrari al proseguimento del conflitto). Si parla di 140 miliardi di euro per pagare un debito dell’Ucraina, più altri 70 miliardi di euro per armi e via continuando. Come abbiamo raccontato, la Commissione europea vorrebbe prendere i 250 miliardi di euro di soldi russi depositati presso il fondo belga Euroclear (qui puoi allegare il recente articolo). Ma il Governo del Belgio e i vertici di questo istituto finanziario si oppongono. Si dovrebbe indebitare tutta l’Unione europea con un debito comune: ipotesi che non vede d’accordo tutti i Paesi Ue. L’unica soluzione percorribile, in questa fase, è che ogni Paese Ue si tassi. All’Italia questa soluzione costerebbe non meno di 8 miliardi di euro. Il Governo di Giorgia Meloni – quello che vuole che la guerra contro la Russia di Putin continui – dovrebbe o tassare gl’italiani, o introdurre nuove tasse. Mentre in Europa si discute continuano, senza sosta, i bombardamenti russi in Ucraina.
E continua, senza sosta, la fuga di profughi ucraini verso l’Europa e, segnatamente, verso la Germania. Se il Cancelliere Merz non riuscirà a mandare via i giovani ucraini nel loro Paese, la Germania imporrà a ogni Paese Ue di prendersi un bel numero di profughi ucraini. Che non sono come i migranti che arrivano dall’Africa che, dopo aver fatto ‘ingrassare’ i centri di accoglienza, finiscono per lo più nelle strade delle città del Centro Nord Italia a delinquere. No: agli ucraini bisogna garantire vitto e alloggio sicuro e, magari, anche un lavoro. Il caos economico e sociale, nell’area Ue, se la guerra in Ucraina andrà avanti, si moltiplicherà. La verità è che la Russia sta vincendo la guerra non soltanto sul campo ma anche nell’impostazione strategica.
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