PALERMO (ITALPRESS) – Martedì 28 gennaio verrà presentato a livello nazionale, alle ore 18, presso la libreria Feltrinelli di Palermo, il libro di Alessandro Hoffmann “L’albero di carrubo: essere ebrei di Sicilia”. Molto significativo è il titolo scelto dall’autore attorno al quale girano le varie storie di famiglie e persone, tra cui spicca quella di Marianne Heller Chiriaco, descritte con dovizia di particolari corredate da fotografie e immagini di epoca. Infatti le tradizioni culturali e religiose dell’ebraismo e quelle del cristianesimo hanno forti legami simbolici con l’albero di carrubo. Per gli ebrei rappresenta il legame tra generazioni: genitori e figli, maestri e allievi; per i cristiani compare nella parabola del Figliol prodigo. Il carrubo più grande del mondo si trova in Sicilia, in provincia di Siracusa, ed è chiamato “il Patriarca”. Molto interessanti e significative sono le storie descritte da Hoffmann, sorrette da un solido impianto archivistico e documentario , che narrano , tra la fine dell’Ottocento ed il Novecento, di un mondo scomparso, dell’ incontro tra ebrei italiani e mitteleuropei con la Sicilia che, nel primo dopoguerra, sembrava essere diventata una nuova Terra Promessa per gli ebrei italiani che non si erano fatti sedurre dal sionismo, ed erano la maggioranza. Tra le diverse storie di famiglie e persone raccontate dall’autore, spicca la storia della giovane donna viennese Marianne Heller Chiriaco, nata a Praga nel 1898 e vissuta a Vienna , figlia di una importante famiglia di imprenditori che nella capitale austriaca aveva industrie nel settore della produzione di dolciumi e caramelle. Scrive di lei Fausta Carli, nel libro “Ebrei a Palermo nel XX secolo”: “Figura importante della comunità ebraica palermitana del dopoguerra che dovette scappare giovanissima in Sicilia, dove trovò rifugio, pace ed amore”. Infatti, nel 1938 si sposò con il Cavaliere Annibale Chiriaco, padre dell’imprenditore Vincenzo, già Presidente della camera di commercio di Palermo e console del Cile in Sicilia, scomparso nel 2024. Le case di Marianne, a Palermo ed a Mondello, divennero negli anni cenacoli letterari e musicali dove trovavano giornalmente accoglienza tutti gli esponenti delle famiglie ebree mitteleuropee e non che vivevano a Palermo e che rappresentavano la business community cittadina, nel mondo delle professioni, arti ed impresa. Famiglie come gli Ancona, i Luttwak (il cui figlio Edward noto politologo americano è ancora in contatto con i Chiriaco), gli Jung, gli Artom, gli Zevi erano soliti partecipare a questi eventi in cui si discuteva di tradizioni culturali ebraiche, si recitavano poesie e pieces teatrali.
– foto copertina libro “L’albero di carrubo: essere ebrei di Sicilia” –
(ITALPRESS).
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