Italia News

I ‘miracoli’ ferroviari di Palermo: le nuove linee di Tram costeranno in proporzione molto meno dell’unica linea di Tram realizzata nel 2014…

Desta stupore, se non sconcerto, la piega che sta prendendo la telenovela sulle nuove linee del Tram di Palermo. I mezzi d’informazione raccontano che la Giunta comunale di Palermo ha approvato il progetto “definitivo” del Tram. Ed è proprio la parola “definitivo” che suscita perplessità. Perché da qual poco che si capisce, fatto il raffronto con i primi 15 Km di Tram realizzati e inaugurati nel capoluogo siciliano nel 2014, emergono incongruenze incredibili. Ricordiamo che i 15 Km di Tram in funzione a Palermo sono costati 320 milioni di euro.

Undici anni dopo arriva un progetto molto più ampio e molto più impegnativo per la realizzazione non abbiamo capito se di cinque o sei linee di Tram a un costo che, in proporzione, è inferiore! I ‘numeri’ forniti dall’attuale amministrazione comunale lasciano molto perplessi per almeno due motivi. Primo motivo: perché dal 2014 ad oggi è come se l’inflazione sia stata pari a zero, anzi, sotto zero: e non è così. Secondo motivo: dopo lo scoppio della guerra in Ucraina i prezzi dei materiali sono raddoppiati e, in alcuni casi, triplicati, se non quadruplicati. Com’è possibile che il costo di un progetto – ribadiamo: più ampio e più complesso – in proporzione, sia inferire rispetto al 2014? I costi del 2014 sembrarono a tanti osservatori eccessivi; i costi del progetto di oggi sono troppo bassi. Proviamo a entrare nel dettaglio.

La Giunta comunale di Palermo, leggiamo su PalermoToday, “ha approvato il progetto definitivo generale delle tratte D (stazione centrale-Bonagia), E1 (Croce Rossa-Francia), E2 (Francia-Zen-Mondello), F (via Crispi-Foro Italico), G (Zen-Sferracavallo). Ok anche a cinque parcheggi di interscambio. L’importo complessivo è di 519 milioni. Via libera pure al conseguente progetto definitivo in stralcio delle tratte E1, E2 sud (Francia-Zen) ed F per l’importo delle risorse disponibili pari a 269 milioni” (qui l’articolo di PalermoToday: https://www.palermotoday.it/cronaca/tram-nuove-linee-approvazione-giunta-quali-sono.html). Nel complesso, sono poco meno di 800 milioni di euro per cinque o sei tratte, più cinque parcheggi di interscambio. Tutte queste opere per 800 milioni di euro, quando, come già ricordato, 15 km di Tram sono costati all’Unione europea 320 milioni di euro. C’è o no qualcosa che non funziona? Il Sindaco Roberto Lagalla e l’assessore comunale Maurizio Carta si fanno i complimenti l’un l’altro perché, dicono, ridurranno il traffico automobilistico, dando per scontato che il progetto, anzi, i progetti hanno fatto i conti con l’economia. Insomma, oltre che sostenibili dal punto di vista ambientale, le nuove linee di Tram dovrebbero essere sostenibili dal punto di vista economico. In verità, per quello che vediamo da undici anni con i 15 km di Tram in funzione, la sostenibilità economica è andata a farsi benedire. I passeggeri che utilizzano il Tram a Palermo sono pochi e in tante ore del giorno le carrozze del Tram vanno e vengono vuote. Non ci inventiamo nulla se scriviamo che gli attuali 15 km di Tram hanno ‘terremotato’ i conti dell’AMAT, l’Azienda controllata dal Comune di Palermo che ogni anno perde una barca di soldi: e li perde proprio perché il progetto del Tram attualmente in funzione è diseconomico. Che succederà con le nuove linee di Tram?

Non va meglio per la sostenibilità ambientale. Nel tratto di via Leonardo da Vinci che va da Borgo Nuovo-Cep fino alla rotonda della Circonvallazione il restringimento delle corsie determina un traffico veicolare caotico che fa aumentare la concentrazione di gas nocivi emessi dalle auto e, in generale, dai mezzi gommati che utilizzano benzina o gasolio. Non solo. Sarebbe interessante capire se esistono studi sull’inquinamento da elettrosmog provocato dal Tram sempre nel tratto che va da Borgo Nuovo-Cep fino alla rotonda della Circonvallazione. Quello che è certo e che è sotto gli occhi di tutti i cittadini è che percorrere in Estate, con le alte temperature che ormai sono la norma, questo tratto di via Leonardo da Vinci a piedi, in auto, in moto, in bicicletta, in monopattino e anche stando seduti sullo stesso Tram non è esattamente un’avventura ecologica: anzi.

Non vogliamo pensare cosa succederà a Palermo quando inizieranno i lavori per queste nuove linee di Tram. A cominciare dal nuovo assalto agli alberi. In città, negli ultimi quindici anni, sono stati abbattuti migliaia di alberi. Quest’anno, a parte alcune giornate, l’Estate non ha registrato temperature elevate: eppure il caldo non ha dato respiro. Il perché è presto detto: tra appalti del Tram (si pensi agli alberi abbattuti undici anni fa in via Leonardo da Vinci e in via Notarbartolo e nella Circonvallazione); alberi che sono stati abbattuti per gli eterni appalti ferroviari che vanno in scena a Palermo, dal Passante ferroviario alla chiusura dell’Anello ferroviario (basti pensare agli alberi di Piazza Politeama abbattuti); alberi che sono stati eliminati per fare spazio alle antenne dl 5G; alberi abbandonati che cadono con colpi di vento; e, forse, gli interessi che si celano dietro lo smaltimento dei residui vegetali, a Palermo, di alberi, ne sono rimasti pochi. La scarsa presenza di alberi in un contesto urbano rende il clima sempre più caldo. Così almeno raccontavano gli urbanisti che si occupavano dei bisogni delle persone e non dei grandi appalti. Un concetto molto difficile da far ‘digerire’ ai politici cittadini di centrodestra e di centrosinistra interessati agli ‘immancabili destini’ del Tram (leggere spartizione: di che cosa lo lasciamo alla vostra fantasia).
Oltre agli effetti nefasti sul poco di verde che a Palermo resiste, nonostante l’appaltismo dilagante, gli effetti dei lavori per le nuove linee di Tram sul traffico urbano saranno terribili. Durante i lavori, in alcune strade cittadine, sarà difficile, se non impossibile spostarsi. Prepariamoci a un aumento del traffico urbano che non farà altro che peggiorare la qualità della vita. Anche perché questi nuovi cantieri si andranno a sommare ai cantieri sempre aperti: Passante ferroviario (che non è stato ancora completato e che ha creato disagi enormi, anche se va detto che è, forse, l’unica grande opera ferroviaria necessaria), Anello ferroviario, gli eterni lavori per l’eterno collettore fognario, i lavori per la depurazione delle acque e via continuando.

Valga per tutti la follia della tratta del nuovo Tram che taglierà via Francesco Crispi, la Cala e il Foro Italico. I cittadini che vivono nelle abitazioni che costeggiano il mare avranno difficoltà a raggiungere l’area portuale e, in generale, il mare. Per decenni è stato stigmatizzato l’allontanamento del mare dalla città, frutto del ‘Sacco edilizio’ degli anni ’50, ’60 e ’70 del secolo passato. C’è stato uno sforzo, da parte dell’ex Ente Porto, oggi Autorità portuale, di riavvicinare il mare di Palermo ai cittadini. E dobbiamo anche ricordare che la Giunta comunale di Diego Cammarata ha fatto tanto per il risanamento dell’area portuale e, in generale, per rilanciare la Cala. Con la passata Giunta di Leoluca Orlando, che ha avviato la telenovela del Tram, e con l’attuale Giunta Lagalla la città sta tornando indietro di decenni. Presentando un progetto vecchio, spacciato per innovativo. Invece di pensare a migliorare in sicurezza il transito di biciclette e monopattini si punta sul Tram. Nell’illusione che ogni cittadino palermitano sia pronto a spendere non meno di 5 euro al giorno per spostarsi con il Tram. Di più. In tutte le città d’Italia i posti più pericolosi sono le stazioni ferroviarie e le stazioni dei Tram. A Palermo si costruiscono stazioni ferroviarie a più non posso. Qualche sera addietro siamo passati dalla stazione di viale Francia alle nove di sera: un luogo spettrale…

Giulio Ambrosetti

Recent Posts

Lo scandalo della Bbc usata in malo modo contro Trump: ipotesi abolizione del canone della tv

Il colmo è stato toccato dalla nota Bbc, la televisione pubblica inglese che, lo ricordiamo,…

2 giorni ago

Palermo. 40 milioni per modernizzare le reti idriche in 3 province

https://www.youtube.com/watch?v=arl0fMO9FQI Reti idriche: Agrigento, Siracusa e Messina 40 milioni per modernizzare le infrastrutture in tre…

2 giorni ago

Cuffaro non risponde al gip, solo dichiarazioni spontanee

https://www.youtube.com/watch?v=e2H-HPGiwSQ È stato interrogato oggi al Tribunale di Palermo l’ex presidente della Regione Siciliana Totò…

3 giorni ago

A Christmas Carol Musical 2025 in Sicilia

https://www.youtube.com/watch?v=N-RTncoMop8 TELE ONE canale 16 in tutta la Sicilia, in diretta streaming su www.teleone.it, https://www.facebook.com/teleone.it…

3 giorni ago

Incidente Mortale Bivio Seccagrande Ribera

https://www.youtube.com/watch?v=6qgQnnChukc TELE ONE canale 16 in tutta la Sicilia, in diretta streaming su www.teleone.it, https://www.facebook.com/teleone.it…

3 giorni ago

Taormina. Transizione verde, l’appello degli esperti

https://www.youtube.com/watch?v=A4a9EmiYZes Taormina: Transizione verde, l’appello degli esperti: “Investire su giovani imprese e startup”. Frammentazione delle…

3 giorni ago