E’ inutile girarci attorno: l’iniziativa referendaria lanciata dalla CGIL, dal PD, dal Movimento 5 Stelle e da quello che resta dei ‘cespugli’ di Sinistra e Verdi è stata una disfatta. Nonostante una giornata e mezza di seggi aperti – Domenica 8 Giugno tutto il giorno e oggi, Lunedì 9 Giugno, fino alle 15,00 – la percentuale di votanti ha superato di poco il 30%. Per dirla con ironia, il quorum è stato raggiunto in spiaggia, tra sole e nuotate. Di fatto, il numero di elettori che si è recato alle urne per votare i 5 referendum è stato inferiore al numero degli elettori dei partiti che li hanno proposti. Dentro questo 30% e rotti ci sono anche gli iscritti alla CGIL, i cui voti vanno in gran parte al Partito Democratico e in minima parte ai grillini. Sì, non è esagerato parlare di disfatta. I protagonisti di questa crociata su lavoro e migranti hanno sfidato la realtà che è quella che è: in Italia, ormai, alle elezioni politiche, alle elezioni regionali e alle europee si reca a votare, sì e no, il 40% degli elettori. Per quale motivo, per i 5 referendum, sarebbero dovuti andare al voto il 50% più 1 degli elettori se tutti i partiti, oggi, riescono a richiamare alle urne, bene che vada, il 40% degli elettori? Per giunta il centrodestra – che in Italia è maggioritario – ha invitato al non voto. Insomma è stata una sconfitta annunciata. Molto più pesante delle attese, visto che poco prima del voto autorevoli esponenti dei partiti e della CGIL parlavano di “quorum vicino”.
C’è stata molta presunzione. Né può valere la tesi che alle elezioni comunali, in qualche caso, va a votare il 50% degli elettori. Nel caso delle comunali giocano fattori locali: i fratelli, i genitori, gli zii, i figli e i parenti che vanno si recano alle urne per questioni che, spesso, con la politica non hanno molto a che spartire. Diciamo la verità: i referendum sul lavoro sono stati utilizzati come ‘esca’ per attirare elettori, anche perché le leggi che hanno distrutto i diritti dei lavoratori in Italia li ha volute e votate il centrosinistra. L’obiettivo vero di questa tornata referendaria è sempre stato la riduzione da 10 a 5 anni dei tempi per dare ai migranti la cittadinanza. E’ stato calcolato che se questo referendum fosse stato approvato circa 2 milioni e mezzo di migranti avrebbero acciuffato la cittadinanza italiana in cinque-sei anni.
Sarebbero seguiti a ruota i ricongiungimenti familiari, in media tre parenti per ogni migrante con la cittadinanza italiana in tasca. Morale: tra cinque-sei anni il centrosinistra avrebbe messo all’incasso magari non 10 milioni di voti, ma una grossa percentuale di questi nuovi elettori sì. A questo si sarebbe aggiunto l’effetto emulazione: sapendo che in Italia ci sarebbero voluti cinque anni per acchiappare la cittadinanza, il numero di migranti in marcia verso il nostro Paese sarebbe aumentato a dismisura. Questo avrebbe provocato un eccesso di potenziali lavoratori rispetto alle richieste delle aziende, con un abbassamento dei salati italiani, che già sono tra i più bassi d’Europa. Un disastro sociale. In più la sanità pubblica italiana, già al collasso oggi tra mancanza di medici, di infermieri e di posti letto, sarebbe franata del tutto nel giro di cinque-sei anni. I cittadini italiani che hanno disertato le urne queste cose le hanno capite? Questo non lo possiamo affermare, al massimo lo possiamo ipotizzare per una parte dell’elettorato. Perché nei 6 elettori italiani aventi diritto su 10 che non vanno più a votare la maggioranza è letteralmente nauseata dalla politica e ne fa volentieri a meno a prescindere da tutto il resto.
https://www.youtube.com/watch?v=2w31J8bsY_4 Temporale si abbatte su Palermo, allagamenti e alberi caduti. Numerosi gli interventi dei vigili…
https://www.youtube.com/watch?v=DxDyox-7EAs Sciopero aerei: cosa fare per salvare il viaggio. L’amministratore di ItaliaRimborso, che fornisce assistenza gratuita…
https://www.youtube.com/watch?v=Kr3pkE4UF4o Controllo straordinario del territorio allo Zen di Palermo. Le Forze di Polizia presidiano massicciamente…
https://www.youtube.com/watch?v=KjUqB4A0lAY Dal 7 al 12 luglio la decima edizione di Lampedus’Amore il premio giornalistico intitolato a…
https://www.youtube.com/watch?v=MD56IxptC4k Il governo e la gestione del farmaco, dai fabbisogni, all’appropriatezza, alla disponibilità. Per un…
https://www.youtube.com/watch?v=OzAdZZMp8pY Prove di maturità: si sono conclusi gli scritti e domani all’ Istituto Ferrara di…