Il Ministero ha firmato finalmente: 1.500 euro a tutti quelli che fanno richiesta | I fondi però non sono infiniti

Un’altra grande opportunità di ottenere il bonus, a disposizione per tutti i cittadini: ecco cosa fare per assicurarselo.
Negli ultimi anni, i bonus statali hanno assunto un ruolo sempre più strategico per garantire un supporto concreto in diversi ambiti: dal risparmio energetico alle spese sanitarie, passando per incentivi all’istruzione e all’assistenza domiciliare. Tra questi, alcuni strumenti si rivelano fondamentali per il benessere delle persone più fragili, come ad esempio il bonus invalidità, il contributo per caregiver familiari o il bonus per cure oncologiche. Misure che, grazie a fondi pubblici mirati, riescono ad alleggerire il peso economico su chi affronta situazioni delicate.
Un altro esempio concreto di questa strategia di welfare è il bonus psicologo, introdotto in tempi di crisi pandemica ma rapidamente evolutosi in uno strumento strutturale. In un’epoca in cui l’equilibrio mentale è messo a dura prova da emergenze sociali, economiche e sanitarie, l’accesso a cure psicologiche diventa una priorità.
E in questo caso non si tratta solo e soltanto di “emergenza”, ma di un investimento sul futuro: favorire la salute mentale contribuisce anche a ridurre i costi sociali derivanti da malattie croniche, esclusione lavorativa e dispersione scolastica. Ogni anno, il governo e le regioni mettono a punto nuove modalità per ampliare la platea dei beneficiari.
Dai bonus scolastici per studenti con DSA ai contributi per minori in affido, passando per le detrazioni sanitarie legate a patologie croniche, lo Stato dimostra, dunque, di volere tutelare chi ha più bisogno. E proprio in questo contesto, il rifinanziamento dei bonus rappresenta un passo avanti cruciale per rendere l’assistenza psicologica più accessibile e meno vincolata da limiti economici. Nel 2025, si apre un nuovo capitolo: più fondi, più beneficiari, più possibilità. Il nuovo bonus da 1.500 euro è pronto a partire.
Fra le difficoltà del passato ed il ruolo delle Regioni
Non mancano, tuttavia – prima di entrare nel dettaglio – le criticità. In passato, molte Regioni hanno trasmesso i fondi all’Inps in ritardo, provocando rallentamenti nei rimborsi ai professionisti che si occupano del compito. In alcuni casi, per chi fa questo mestiere è stato necessario attendere anche oltre un anno per ottenere il pagamento. Questo ha portato oltre 1.300 professionisti a rinunciare alla convenzione. La nuova tranche cerca di correggere il tiro con una gestione più rapida e risorse allocate in maniera più trasparente. Tuttavia, resta il timore che non si riescano a sommare i fondi 2024 e 2025 in un’unica sessione, con il rischio di frammentare l’erogazione.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sollecitato le Regioni a sveltire le procedure per evitare ulteriori ritardi. Il decreto, atteso in Gazzetta Ufficiale entro metà maggio, potrebbe davvero fare la differenza se seguito da un’azione amministrativa efficiente e condivisa. Non è più possibile attendere, dunque, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Bonus al via, ecco entro quando presentare le domande
Ma andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta. A disposizione ci sarà nuovamente il Bonus psicologo. Il decreto per il riparto delle risorse del bonus in questione è ormai pronto: dopo lo sblocco delle graduatorie ad aprile, entro fine luglio dovrebbero partire le nuove domande. Il fondo prevede 12 milioni di euro per il 2024 e 9,5 milioni per il 2025. Secondo le stime, il numero di beneficiari salirà ad almeno 8.000, un passo importante rispetto ai 6.600 voucher concessi fino ad aprile 2024. I fondi saranno distribuiti alle Regioni per il 70% secondo il fabbisogno sanitario e per il 30% secondo parametri reddituali. Chi ha diritto al bonus psicologo? I residenti in Italia con ISEE sotto i 50mila euro potranno presentare domanda. Il valore del bonus varierà in base alla fascia di reddito: fino a 1.500 euro sotto i 15mila euro di ISEE, fino a 1.000 euro tra 15mila e 30mila, e 500 euro tra 30mila e 50mila. Il voucher, erogato tramite Inps, coprirà un massimo di 30 sedute da 50 euro ciascuna. L’Inps riaprirà il portale per la richiesta con una finestra utile di almeno 60 giorni.
Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi, ha sottolineato l’importanza strategica del bonus, ma anche i suoi limiti: “Si tratta di un intervento temporaneo, mentre serve un sistema strutturato”. In quest’ottica, si guarda con attenzione alla proposta di legge per introdurre lo psicologo di base. Una figura stabile, inserita nel sistema sanitario territoriale, che permetterebbe una presa in carico precoce dei disagi psicologici. Il progetto prevede uno psicologo ogni 4-7 medici di base o pediatri, operativi all’interno delle nuove case di comunità previste dal Pnrr. Con circa 90 milioni di euro da inserire nella prossima Manovra, la sperimentazione potrebbe partire nel 2026, trasformando radicalmente il modo in cui si affronta la salute mentale in Italia. Una rivoluzione silenziosa, ma potente, che può davvero portare la psicologia dentro la vita quotidiana. Ad ogni modo, il bonus psicologo è molto più di un semplice contributo, ovvero un segnale di attenzione istituzionale verso il benessere mentale, troppo spesso ignorato o sottovalutato.