Soldi rubati - Mediaoneonlie.it (Fonte: AdobeStock)
Una nuova truffa? Non proprio, ma ecco il modo in cui ti fregano a lavoro sottraendoti del denaro. Nessuno se lo immagina.
Quante volte ti è capitato di ascoltare una notizia al telegiornale, o un servizio in qualche programma televisivo in cui si parla di truffe.
Al giorno d’oggi sembra che ci siano sempre più persone pronte a truffare il prossimo, allo scopo di arricchirsi sulle spalle dei poveri malcapitati.
Le truffe amorose, per esempio. Forse le peggiori, poiché i malfattori approfittano della fragilità di persone spesso sole per fingersi premurosi innamorati fino a farsi prestare continuamente soldi con le scuse più disparate. Il tutto ovviamente avviene online, senza mai farsi vedere.
Il mondo purtroppo è pieno di queste storie, e nessuno dovrebbe giudicare poiché è facile cadere vittima di truffa, raggiro o tranello che dir si voglia, anche se si sta attenti. Lo sapevi che anche sul lavoro possono rubarti dei soldi senza che tu te ne accorga? Andiamo a vedere come fanno.
Tutti dobbiamo lavorare per vivere, a meno che non siamo fortunati e possiamo vivere di rendita perché ricchi di famiglia o ereditieri. Vero è che, come si dice, il lavoro nobilita, e passare troppo tempo a casa senza far niente non solo sarebbe deprimente, ma per alcuni anche avvilente. Non si sentirebbero utili.
Il posto di lavoro però dovrebbe garantire alcuni diritti fondamentali. La sicurezza per esempio, le ferie pagate, la malattia. E soprattutto uno stipendio adeguato, cosa che non sempre accade purtroppo. Ma ci sono alcune categorie di lavoratori che subiscono un vero e proprio furto mentre si trovano sul posto di lavoro.
Di cosa stiamo parlando? Parliamo di chi viene pagato ad ora, ovvero riceve un compenso fisso per ogni ora lavorata. Va da sé che per questi lavoratori è importante fare un tot di ore giornaliere così da avere uno stipendio garantito. Ebbene, tra circa una settimana nonostante le tante polemiche degli ultimi tempi, tornerà l’ora legale.
Alle 2 della notte tra il 31 marzo e il primo aprile le lancette dovranno essere spostate in avanti di un ‘ora e segnare le 3. Per chi lavora di giorno questo passaggio avrà pochissima importanza, se non il sonno accorciato di un’ora appunto. Ma per tutti coloro che lavorano di notte con una paga oraria, questo cambio significa che perderanno letteralmente un’ora di lavoro, e quindi il relativo compenso.
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