Da oggi i soggetti “vulnerabili” possono vaccinarsi in Sicilia; ieri era stato dato il via alle prenotazioni. E sono tantissime le persone che questa mattina si sono messe in fila per ricevere la somministrazione.
Lunghe code si sono registrate fino all’esterno della struttura e anche nello spazio antistante al padiglione: persone anziane sedute sui muretti sotto il sole, qualcuno ha trovato un sedia. Nel frattempo il personale ha tentato una riorganizzazione, ma non sono mancati i momenti di tensione tanto che, intorno alle 14, è stato richiesto l’intervento di una volante della polizia per riportare la calma.
“Noi siamo soggetti fragili e questi assembramenti e file non sono giustificabili”, dice una signora pazientemente in attesa. “Io sono diabetica, e non è giusto stare così – aggiunge un’altra donna – manca l’organizzazione”. “Siamo sempre pronti a lamentarci – dice un uomo in fila -, io sono contento che mi sto per vaccinare, le polemiche non servono”.
“Vaccineremo tutti, state tranquilli – ha detto il personale in servizio presso l’hub della Fiera -. Occorre rispettare il proprio turno, chi è prenotato di pomeriggio deve aspettare”.
E sull’organizzazione interviene anche Adiconsum Palermo-Trapani attraverso il presidente Marco Stassi. “Non è pensabile che persone molto anziane – commenta – siano costrette a raggiungere a piedi un ingresso mal segnalato e debbano poi attendere il turno per ore all’aperto, soprattuto in giornate invernali”.
E ancora: “L’assenza di indicazioni precise sull’ubicazione del padiglione rende l’area un vero e proprio labirinto e il distanziamento tanto predicato è una utopia. Le persone sono ammassate l’una all’altra a dispetto delle regole che da un anno l’emergenza Covid ci impone e con grave rischio per i cittadini”.
Sul caos e le proteste arriva la replica di Renato Costa, commissario straordinario per l’emergenza coronavirus in provincia di Palermo: “Mi rendo conto del caos, ma soltanto oggi abbiamo 1.500 persone cosiddette fragili prenotate e 500 seconde dosi da inoculare, per i fragili andiamo a 150 ogni ora per 10 ore. Va considerato anche che, come è giusto che sia, ognuno di loro viene accompagnato da una o due persone, dunque il numero di chi è in fila è molto più numeroso. Non tutti, inoltre, oggi hanno rispettato l’orario indicato nella prenotazione”.
Soluzioni? “Stiamo cercando di gestire per come possiamo, accetto critiche sulla organizzazione, ma il mio obiettivo principale è riuscire a vaccinare, perchè più persone vacciniamo, più ne salviamo. Valuteremo opportunamente se ridurre il numero delle prenotazioni per evitare disagi, ma nell’interesse della collettività di vaccinare tutti e subito, come predichiamo da tempo, speriamo nel buon senso e nella sensibilità di tutti coloro che si prenotano per ricevere il vaccino affinché siano rispettati gli orari, soltanto così è possibile contingentare gli accessi in Fiera ed evitare inutili attese e code”. (gds)
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