di Angela Ganci, psicologo psicoterapeuta, giornalista e scrittrice
“Ciao Palermo, benvenuti! Grazie Palermo!”.
Questa la trionfale apertura degli Sneakers, Depeche Mode Tribute Band, in occasione dell’unica tappa siciliana della band stessa tenutasi a Palermo lo scorso 12 Ottobre nella suggestiva cornice del Teatro Al Massimo, una delle location più affascinanti della città.
Nati nel 1995, gli Sneakers si sono affermati sulla scena musicale italiana e internazionale come molto più di una semplice “tribute band”. Veri cultori della new wave e delle sonorità anni ’80, hanno dedicato la loro carriera all’omaggio umile e prestigioso dei Depeche Mode, band simbolo del pop elettronico, esibendosi in numerosi tour di successo e riproponendo spettacoli ispirati ai tour storici dei Depeche Mode come Touring the Angel, Exciter Tour e The Singles Tour. Dopo il grande successo dello scorso anno a Villa Pantelleria, gli Sneakers sono quindi tornati a Palermo, pronti a replicare il sold-out registrato nei loro recenti concerti in Italia e all’estero, in paesi come Olanda, Germania, Francia, Belgio e Bulgaria.
Un concerto effervescente, brillante e competente, quello di Palermo, caratterizzato dal coinvolgimento attivo del pubblico e del giovanissimo Francis The Drummer, musicista palermitano che ha accompagnato la band nell’esecuzione di alcuni successi epocali dei Depeche Mode.
Molteplici i successi messi in opera durante le quasi tre ore di pregiata musica internazionale, a partire da “Its is not so good e walking in my shoes” riprodotte in sequenza tra le urla estasiate del pubblico, immerso nelle luci gialle, rosse, blu e fucsia cangianti del palco.
E mentre sulle note di “My Favourite Stranger” qualcuno si scatena, quasi incurante del contesto teatrale, in prima fila, ecco l’ingresso professionale di Francis The Drummer, un “ragazzo palermitano all’altezza, talentuoso che suonerà alcuni pezzi con la band”.
Scherzando verosimilmente con un tributo a Pupo con “Su di noi” quindi il concerto prosegue con “Black celebration” fino a una dedica speciale per un brano “tosto”, una delle ultime canzoni molto intime dei Depeche Mode, “Heaven”, “sperando che la nostra interpretazione vi piaccia”. Tutto indubbiamente esaltante e avvolgente, come senza ombra di dubbio il momento più iconico di tutto il concerto, la sincronia delle mani in alto del gruppo e del pubblico in piedi al ritmo di “Fatevi gli applausi ragazzi!” e le note di “Personal Jesus, Just Can’t Get Enough e Enjoy the silence”.
“Palermo, siete fantastici! È la seconda volta che siamo qui, sono anche io siciliano anche se sono nato altrove, e nelle mie vene scorre lo stesso vostro sangue. E grazie veramente perché noi siamo qui perché voi siete lì. Ci vediamo presto!”. Non chiaramente senza una foto di gruppo finale e due finalissime canzoni in sequenza, a grande richiesta di un pubblico scalpitante, ormai in delirio, sforando di poco una mezzanotte che ha regalato entusiasmo, voglia di farcela, promozione giovanile e intramontabili melodie.
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