Su radio e tv la guerra in Ucraina batte Covid e governo

DONETSK, DONETSK PEOPLE’S REPUBLIC – JUNE 18, 2022: A view of the debris in a street after a shelling attack. According to the Joint Centre for Control and Coordination on ceasefire (JCCC), the Ukrainian Armed Forces fired nine 155mm shells at Donetsk’s Kiyevsky District on June 18. Valentin Sprinchak/TASS/Sipa USA (Donetsk – 2022-06-18, ???????? ???????? / ipa-agency.net) p.s. la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – Centocinquanta giorni dopo l’invasione russa, radio e tv continuano a dedicare maggiore attenzione e spazio alla guerra in Ucraina rispetto alla pandemia o alle vicende politiche interne: negli ultimi tre mesi, infatti, sui canali televisivi e radiofonici nazionali il conflitto ha ottenuto 16.701 citazioni, quasi un migliaio in più del Covid (15.867) e oltre un terzo in più del governo (10.203).
Il dato emerge dal monitoraggio sulle principali emittenti televisive (i canali generalisti Rai1, Rai2, Rai3, Rete4, Canale5, Italia1, La7 e le reti allnews RaiNews24, SkyTg24 e TgCom24) e radiofoniche (RaiRadio1, RaiRadio2, RaiRadio3, Radio24, Rai Isoradio, Radio Capital, RDS, RTL 102.5, Radio DeeJay, Radio Monte Carlo) svolto da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 35 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha indagato quale, fra le voci “Covid”, “guerra in Ucraina” e “governo Draghi” sia stata la più citata dalla mezzanotte di venerdì 6 maggio alle 12 di lunedì 25 luglio.
Analizzando i dati mese per mese, emergono tuttavia delle differenze. Se a maggio la classifica stilata da Mediamonitor.it vede la guerra in Ucraina saldamente in testa con 6.431 menzioni, seguita da Covid (4.336) e governo Draghi (2.023), a giugno la situazione rimane invariata ma il vantaggio si assottiglia: le citazioni relative al conflitto scendono a 5.948, mentre quelle inerenti alla pandemia e al governo salgono rispettivamente a 5.289 e 2.404.
Nel mese di luglio, infine, si assiste a un vero e proprio ribaltone: complici la nuova ondata di contagi dovuta alla variante Omicron 5 e la crisi di governo scatenata dalla decisione del M5S di non votare la fiducia al decreto legge Aiuti, il Covid, con 6.242 citazioni, e il governo (5.776) si appropriano della scena mediatica, venendo pronunciate rispettivamente oltre 10 e 9 volte all’ora e relegando la guerra in Ucraina sul gradino più basso del podio (4.322).
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).

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