19 Aprile 2024

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TRADIMENTI CONIUGALI: LA LIBERAZIONE (IM)POSSIBILE DOPO IL NAUFRAGIO.

di Angela Ganci, psicologo psicoterapeuta, giornalista, docente

Tradire: nella sua etimologia originaria, di Consegnare ai nemici, fino al senso comune moderno di Mancare di fedeltà che, riferito in ambito coniugale, equivale a essere infedeli (sessualmente).
Come testimoniato dai vocabolari popolari, ci troviamo di fronte a un atto che implica le componenti di Rottura di un patto, un legame di amicizia e fiducia, tra gruppi e coppie.
Prendendo in esame la coppia, si tratta di una coppia che scoppia, per crisi economica, di convivenza pluridecennale, di incolmabili distanze, e che trova (o crede di trovare) in un altro partner un Porto Sicuro, oltre la noia o la delusione per l’affiatamento esaurito di una coppia annosa ormai allo sfacelo.
Varie le motivazioni che spingono al tradimento di coppia, tra le più comuni, si ricordano la mancanza di attenzioni, anche sessuali, ma soprattutto riferite a banali complimenti sul proprio aspetto fisico, l’insoddisfazione a vari livelli, inclusa la mancanza di comunicazione, o la noia dilagante della routine.
In generale si può ragionevolmente stabilire che una buona percentuale di tradimenti avvenga per soddisfare propri bisogni personali (come l’essere amati, essere apprezzati, ma anche lo sperimentare cose nuove) che non trovano soddisfacimento all’interno del rapporto, vuoi perché le attenzioni sopra citate sono scemate nel tempo e i relativi bisogni non esauditi, vuoi perché si è portatori di un Narcisismo di base che rende molto vulnerabili ai Complimenti e alle attenzioni di un nuovo partner sessuale, come una sorta di Voracità insaziabile di sentirsi Belli e Attraenti, al di là della caducità del tempo.
Stiamo parlando dei Traditori Seriali, incapaci di rifiutare anche una minima opportunità di piacevolezza, anche quando apparentemente coinvolti in un rapporto stabile e soddisfacente (per approfondire collegarsi al link https://www.lopsicologoonline.it/perche-si-tradisce/).
Come poi trascurare il fatto che il tradimento porti con sé il fascino del proibito, l’assenza di obblighi e responsabilità, almeno fino a quando i due amanti vivono il rapporto allo stesso livello, quello essenziale di una relazione di autocompiacimento, senza Progetti emotivi di una particolare rilevanza.
E volendo pur ammettere che il sesso maschile tradisca più per sesso che per sentimento, benchè la parità dei sessi porti oggi sempre più donne a scegliere di tradire per puri scopi sessuali, è indubbio che, quando il sentimento tra fedifraghi complica la situazione, assistiamo, quasi sbigottiti, a tutta una serie di scene melodrammatiche legate allo sconvolgimento di una vita coniugale che molto probabilmente uno dei due Traditori non aveva mai messo in conto di mettere in discussione, neppure per un istante.
Ma cosa prova il tradito? Trafitto da una serie di emozioni dolorose che spaziano dalla rabbia al dolore al senso di colpa fino alla sensazione di valere poco, e, nell’ipotesi di un perdono complesso, si tratta sempre di una persona Colpita alle spalle, incapace di cogliere i segnali di Distrazione del proprio partner, o di affrontare il crollo dell’Amore, meno spesso traditore egli stesso, in una coppia libera per definizione.
Tradimenti, Pugnalate alla fedeltà, separazioni: esiti tragici, sebbene il tradimento si possa talvolta considerare un momento di Distrazione utile per rinsaldare la vita di coppia, se non inevitabile, come difficile la monogamia a lungo termine. In ogni caso, dopo un tradimento è comune che faccia capolino un tema forte e complesso: come è possibile Perdonare?
Perdonare l’Altro e se stessi per il naufragio di una storia senz’altro importante: un compito per il quale Ognuno dovrà fare i conti con se stesso e chiedersi onestamente cosa è disposto o meno ad accettare, che ruolo personale si è avuto nella scelta del partner del tradimento, qual è il limite invalicabile oltre il quale non esiste tolleranza, al fine di operare scelte adeguate nel rispetto della propria dignità personale.
Il perdono è liberatorio, considerandosi, in termini psicologici, un tragitto che permetterà di ripensare all’accaduto senza che questo sia ancora lacerante, riprendendo in mano le redini della propria vita, e della propria coppia (si veda in proposito https://www.fabiosalomoni.it/perche-perdonare-un-tradimento/).