19 Aprile 2024

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Un farmaco arma in più contro il coronavirus: “Il desametasone svolta che può salvare tante vite”

Un antinfiammatorio steroideo noto da decenni abbatte la ‘tempesta immunitaria’ causata dal coronavirus

Un antinfiammatorio steroideo che costa circa 6 euro a confezione, “cugino” di cortisolo e cortisone ma con meno effetti collaterali, usato da decenni per le più svariate patologie, da quelle reumatiche, dermatologiche, oftalmologiche, persino ematologiche e neoplastiche, fino ai disturbi respiratori come l’asma. E’ il desametasone la nuova speranza contro il Covid-19, dopo l’annuncio da Londra che stando ai risultati di uno studio dell’università di Oxford su 2.000 pazienti gravemente malati (studio tuttavia ancora non pubblicato) il farmaco ha ridotto fino a un terzo il rischio di morte.

In realtà non si può parlare di “scoperta”: il farmaco è in uso dagli anni ’60, e il meccanismo alla base è quello ormai riconosciuto dall’esperienza clinica dei medici di tutto il mondo come il più efficace nei casi più seri di Covid: la lotta alla ‘tempesta citochinica’, ossia la violentissima reazione immunitaria al coronavirus che attraverso gravi infiammazioni distrugge gli organi, polmoni in primis, portando spesso al decesso. Non a caso rientra già da tempo nell’uso clinico di diversi ospedali anche in Italia, come in Lombardia dove fin da marzo è inserito nelle linee guida sui possibili trattamenti. 

 Il desametasone, come detto, è un corticosteroide sintetico, analogo funzionalmente agli ormoni endogeni cortisolo e cortisone, ma caratterizzato da proprietà farmacocinetiche e terapeutiche più mirate, con effetti collaterali più modesti. Ha un’importante attività antinfiammatoria che si espleta attraverso l’induzione dell’enzima lipocortina, in grado di inibire la fosfolipasi A2 e la cascata a valle che porta, attraverso enzimi lipoossigenasi e ciclo ossigenasi, alla produzione di mediatori infiammatori. In sostanza, riesce a frenare a monte la tempesta immunitaria prima che devasti gli organi a valle.

Ha anche proprietà antiallergiche, probabilmente dovute alla capacità di inibire la sintesi proteica, determinando una significativa diminuzione della produzione di anticorpi e del numero di linfociti, eosinofili e basofili. La terapia è particolarmente agevole ed efficace, grazie al rapido assorbimento gastro-intestinale, e la relativa bio-distribuzione concentrata soprattutto al livello vascolare e piastrinico.

Presenta diversi effetti collaterali (dall’acne ai capogiri, ma anche mal di testa e vista appannata) e, proprio come il cortisone, può indebolire il sistema immunitario (l’altra faccia della medaglia della sua azione di freno alla reazione infiammatoria). In genere può essere somministrato sotto forma di compresse, soluzioni ad uso orale, iniezioni, aerosol e pomate o soluzioni ad uso oftalmico. (AGI)