5 motivi per cui NON dovresti mai più mangiare questo gelato confezionato | È altamente tossico

gelati confezionati al bar - foto (C) Mediaoneonline.it

gelati confezionati al bar - foto (C) Mediaoneonline.it

Attenzione a ciò che mettiamo nel carrello: non tutto ciò che è fresco e dolce è anche sano… Ecco cosa viene fuori 

Con il contributo fondamentale della tecnologia, negli ultimi anni anche la sicurezza alimentare ha compiuto progressi straordinari. E tutto ciò anche grazie al lavoro congiunto degli organismi europei e dei laboratori di ricerca nazionali. Oggi, ogni alimento che arriva sulle nostre tavole viene sottoposto a rigidi controlli di qualità, tracciabilità e composizione chimica. Le analisi vengono effettuate in più fasi: dalle materie prime nei luoghi di produzione, fino ai prodotti finiti prima che arrivino nei supermercati. L’Unione Europea impone normative severe, specialmente su contaminanti chimici, residui di pesticidi, microrganismi e additivi alimentari.

Nonostante queste garanzie, non tutti i prodotti sono uguali. La crescente presenza di alimenti ultra-trasformati ha portato all’attenzione nuovi problemi per la salute. Sempre più esperti lanciano l’allarme: il cibo industriale, pur essendo sicuro dal punto di vista igienico-sanitario, può contenere ingredienti che nel tempo risultano dannosi per l’organismo, in particolare per il microbiota intestinale. Ed è proprio il caso del gelato confezionato, soprattutto quello a lunga conservazione.

In estate, il gelato industriale diventa un’abitudine quotidiana per milioni di italiani. Tuttavia, dietro l’apparenza invitante e i gusti variegati, si nascondono additivi ed emulsionanti che possono alterare l’equilibrio intestinale, favorire infiammazioni e aumentare i rischi di patologie gravi. Il confronto con il gelato artigianale tradizionale è netto: ingredienti freschi, pochi conservanti e una lavorazione rispettosa delle materie prime contro una lista infinita di sostanze chimiche nei prodotti industriali.

La maggior parte dei gelati confezionati contiene zuccheri raffinati, grassi vegetali, latte in polvere, emulsionanti come E471 ed E442, e addensanti industriali. Tutti elementi che rendono il prodotto finale altamente processato e meno salutare rispetto a quello artigianale.

I rischi nascosti nei gelati industriali

Diciamo subito che i lmessaggio non è assolutamente quello di demonizzare il gelato, ma educare a una scelta più consapevole. Il gelato artigianale, se preparato con ingredienti genuini, rappresenta una valida alternativa e un piacere da concedersi senza paura. Controllare l’etichetta, informarsi sugli ingredienti e preferire produttori locali può fare la differenza per la nostra salute a lungo termine.  Ma andiamo a quel che dicono le ricerche: ci sono almeno cinque motivi concreti per ridurre o evitare il consumo di gelati confezionati.

Andiamo ad esencarli, partendo dal punto 1. Emulsionanti dannosi: i mono e digliceridi degli acidi grassi (E471), pur ammessi dalla normativa UE, sono sospettati di alterare il microbiota e aumentare il rischio di infiammazioni croniche e malattie autoimmuni. Anche i fosfatidi d’ammonio (E442), contenenti acido erucico, sono sotto osservazione per i possibili danni cardiovascolari nei bambini. 2. Addensanti potenzialmente cancerogeni: la carragenina (E407), ampiamente usata per dare cremosità, può degradarsi in ambienti acidi formando composti classificati come possibili cancerogeni. Anche le farine di semi di carrube e la gomma di guar, se provenienti da fornitori extra UE, possono essere contaminate da ossido di etilene.

granita gelato in Sicilia - foto (C) MediaoneOnline.it
granita gelato in Sicilia – foto (C) MediaoneOnline.it

I cinque rischi nascosti nei gelati industriali

Il terzo motivo è legato agli aromi ed ai coloranti artificiali: impiegati per mascherare la bassa qualità delle materie prime, questi additivi possono alterare la flora intestinale e causare disordini digestivi. Il consumo frequente è stato associato a una maggiore incidenza di allergie e intolleranze alimentari. 4. Zuccheri raffinati: lo zucchero bianco e i suoi derivati (glucosio, sciroppo di mais, zucchero invertito) sono presenti in dosi massicce nei gelati confezionati. Questi zuccheri alimentano disbiosi intestinali, infiammazioni e disturbi metabolici.

5. Grassi raffinati: oli vegetali idrogenati, spesso presenti anche nei prodotti “artigianali” industrializzati, sono legati all’insorgenza di patologie cardiovascolari e neurodegenerative. Solo pochi produttori più attenti usano grassi naturali di qualità come l’olio di nocciola biologico. In un’epoca in cui l’alimentazione è sempre più legata alla prevenzione delle malattie, anche un semplice cono, dunque,  può avere un peso sulla nostra salute. Sotto la lente d’ingrandimento, dunque, non va soltanto un tipo o genere di gelato confezionato, ma un po’ tutti. Necessario quindi scegliere in maneira consapevole su un ampio “catalogo” di prodotti confezionati, e certamente lo si deve fare anche per “volersi bene” d’estate…