Addio esami di guida: nel 2025 basta un semplice corso per mettersi al volante legalmente | Sembra uno scherzo ma è tutto vero

scuola guida patente - foto (C) Mediaoneonline.it
Prendere la patente resta un rito di passaggio, ma oggi esiste anche un percorso più easy e molto meno… stressante di un tempo
Diciamolo chiaramente: per molti, il giorno in cui si ottiene la patente è un vero e proprio traguardo personale. Segna l’ingresso nell’età adulta, la conquista dell’autonomia, la possibilità di spostarsi liberamente. Negli anni ‘80 e ‘90, prendere la patente era un percorso più lineare ma anche più rigido: poche alternative, meno burocrazia ma nessun margine di flessibilità. Oggi, invece, l’iter per ottenere la patente di guida si è modernizzato, con nuovi strumenti, percorsi personalizzati e anche costi variabili.
Il primo passo è la visita medica, che attesta l’idoneità psicofisica. Poi arriva la scelta tra scuola guida o percorso da privatista, ognuno con vantaggi e svantaggi. La teoria prevede quiz informatizzati, con soglie d’errore molto basse: solo 4 errori su 40 domande. Superato l’ostacolo teorico si ottiene il “foglio rosa”, che dà accesso alle esercitazioni su strada.
Dopo alcune guide obbligatorie con istruttore, si affronta l’esame pratico, in cui è richiesta dimestichezza sia nelle manovre che nella guida in contesto urbano ed extraurbano. Promosso anche l’ultimo step, si entra ufficialmente nel mondo dei conducenti. Ma attenzione: dopo 10 anni arriva il momento del rinnovo delal patente, che include nuovi esami di vista e, in alcuni casi, ulteriori accertamenti sanitari. Con l’aumento dell’età, i controlli diventano più frequenti.
Il rinnovo segue scadenze precise: ogni 10 anni fino ai 50 anni, poi ogni 5 anni, e successivamente ogni 3 anni dopo i 70. Le visite si effettuano in strutture convenzionate, con test visivi e auditivi fondamentali per confermare la validità alla guida. Un processo spesso sottovalutato, ma decisivo per la sicurezza sulle strade.
Il nuovo percorso alternativo per ottenere la patente
Ma c’è na novità, che è stata introdotta nel 2022, e che sicuramente anche oggi, nel 2025, può fare la differenza. Con il Decreto infrastrutture-bis, chi possiede una patente A1 o B1 può passare alla categoria superiore seguendo un semplice corso, senza dover sostenere ulteriori esami. Un’opportunità concreta per molti giovani e adulti che vogliono ampliare le loro possibilità di guida in tempi più rapidi.
Il corso prevede una formazione teorico-pratica di almeno 7 ore, organizzata da autoscuole autorizzate. Nessun esame finale: basta completare correttamente il percorso per ottenere la nuova abilitazione. La spesa media si aggira tra i 200 e i 300 euro – ben inferiore rispetto al classico iter con esame. Ma attenzione: è necessario aver conseguito la patente A1 o B1 da almeno due anni.

Microcar e mobilità cittadina più accessibile
Un altro vantaggio del nuovo sistema è la possibilità di guidare anche quadricicli leggeri, le cosiddette microcar, ideali per chi vive in città e cerca un mezzo agile, sicuro e facile da parcheggiare. Questi veicoli raggiungono i 45 km/h e non richiedono la patente completa, ma solo la categoria adeguata.
Il corso, quindi, apre le porte a una mobilità più sostenibile, economica e adatta anche a chi non vuole affrontare stressanti esami. Una vera svolta che, tuttavia, non tutti conoscono. Vale la pena informarsi e approfittarne prima che cambi nuovamente qualcosa nelle normative future.
