Assegno Unico, scadenza PASSATA | Se non hai inviato questo documento addio a centinaia di euro: famiglie disperate

Soldi tasse (foto tg24.sky.it) - mediaoneonline.it
Occhio sempre alle “carte” ed a tutti i documenti che serve presentare per ottenere l’importante contributo
Come si sa ormai bene, l’Assegno unico universale rappresenta da un bel po’ di tempo una delle misure più importanti introdotte in Italia per sostenere i nuclei familiari con figli. Si tratta, come è noto, di un contributo economico mensile che si adatta alla situazione reddituale del nucleo, che viene calcolata sulla base dell’ISEE e che può variare sensibilmente a seconda della fascia di reddito e del numero di figli a carico. L’obiettivo, o meglio, la sua struttura, è stata pensata per garantire un aiuto concreto e costante, indipendentemente dal tipo di contratto di lavoro o dalla situazione lavorativa dei genitori.
Dal momento della sua introduzione, questo strumento ha contribuito a ridurre le disuguaglianze e a fornire una maggiore stabilità economica a chi ne aveva più bisogno. L’Assegno Unico ha permesso, in molte famiglie, di coprire spese scolastiche, sportive, sanitarie o semplicemente di alleggerire il peso delle spese quotidiane. Si tratta di una misura universale, pensata per non escludere nessuno e per premiare chi presenta correttamente i documenti richiesti.
Il funzionamento dell’Assegno Unico è piuttosto semplice: l’importo viene determinato principalmente dall’ISEE aggiornato. Chi presenta un ISEE basso può ricevere importi più alti, mentre per chi non presenta alcuna documentazione, l’importo si riduce automaticamente alla quota minima stabilita per legge. Questo perché l’INPS deve basarsi su un indicatore economico aggiornato per calcolare con precisione la cifra spettante.
Per accedere all’Assegno Unico, è necessario inoltrare la domanda tramite il portale dell’INPS o attraverso un CAF abilitato. Al momento della richiesta e, soprattutto, ogni anno, è indispensabile allegare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), necessaria per ottenere l’ISEE aggiornato. Senza questo passaggio, l’importo viene erogato al minimo.
Un “errore” dell’Inps? Ecco perché sono stati tagliati gli importi
Negli ultimi mesi, molte famiglie hanno continuato a ricevere l’Assegno Unico ma in misura ridotta, senza sapere che ciò era dovuto a una scadenza precisa. Alcuni hanno pensato a un errore dell’INPS, altri a semplici ritardi, ma la realtà è che non tutti avevano presentato in tempo l’ISEE aggiornato.
A partire da marzo 2025, chi non aveva inviato la nuova DSU ha iniziato a percepire solo 57,50 euro per figlio, l’importo minimo previsto. Questo cambiamento ha colpito soprattutto chi non aveva ricevuto alcuna comunicazione ufficiale o chi ha sottovalutato l’importanza del documento. In molti casi, il danno è stato notevole, con perdite di centinaia di euro di sostegno.

Come recuperare il contributo e le possibilità per le famiglie
Era comunque prevista una finestra di recupero: fino al 30 giugno 2025, chi aggiornava l’ISEE poteva ottenere il ricalcolo retroattivo degli importi spettanti da marzo in poi. Oggi, però, questa scadenza è passata, e chi non ha provveduto in tempo dovrà accontentarsi della quota minima, senza possibilità di recupero degli arretrati. Il consiglio per il futuro è semplice ma essenziale: controllare sempre le comunicazioni dell’INPS, aggiornare puntualmente l’ISEE e non attendere l’ultimo momento per presentare la DSU. La procedura è gratuita e può essere completata online o con l’assistenza di un CAF, evitando così spiacevoli sorprese e riduzioni degli importi.
Ad oggi, per sapere le nuove scadenze o eventuali proroghe, l’unico canale ufficiale resta il sito dell’INPS. Lì vengono pubblicati tutti gli aggiornamenti, insieme a guide e FAQ per aiutare i cittadini a non perdere i propri diritti.
