Bancomat, quando prelevi non premi mai questo bottone: un errore che paghi appena arrivi a casa | Conto svuotato in un nano secondo

Bancomat prelievo soldi (foto wallstreetitalia.it) - mediaoneonline.it
Basta un semplicissimo gesto, per evitare che il conto venga… prosciugato.
Negli ultimi anni, le truffe – e in particolare quelle online – sono aumentate esponenzialmente, mettendo a rischio i conti bancari di milioni di persone. Basta un click “sbagliato”su un sms sospetto o una finta email della propria banca per cadere nella trappola. I malintenzionati, ormai, usano stratagemmi digitali sempre più raffinati, come falsi messaggi che chiedono l’inserimento dei propri dati bancari, simulando portali ufficiali con grafica identica all’originale.
Le tecniche di phishing si evolvono di giorno in giorno, colpendo anche le persone più attente. Alcuni messaggi avvisano di presunti problemi al conto, altri segnalano pacchi in consegna da sbloccare. In tutti i casi, il fine è ottenere accesso ai dati sensibili dell’utente, portando via in pochi istanti tutto il denaro disponibile. Le forze dell’ordine continuano a segnalare casi sempre nuovi, ma la prevenzione resta l’unico vero strumento di difesa.
Oltre ai pericoli digitali, anche l’operazione più comune – il prelievo di contanti – può trasformarsi in un rischio se non si presta la dovuta attenzione. Molti utenti sottovalutano il fatto che anche trovandosi fisicamente, davanti al bancomat, si può cadere vittima di truffe studiate con precisione. Dallo skimming dei dati magnetici alla manomissione delle tastiere, le tecniche si sono moltiplicate, rendendo necessario adottare misure preventive precise.
Contanti ancora protagonisti: il valore della “carta” (e dei prelievi in banca)
Ma, prima di andare ad analizzare come comportarsi al meglio, proprio davanti al bancomat, fa sicuramente notizia il fatto che, nonostante la diffusione dei pagamenti digitali, secondo il più recente rapporto della Banca di Spagna, ben il 59% della popolazione continua a usare i contanti nei negozi fisici. Le carte coprono circa il 30%, mentre i dispositivi mobili solo l’11%. Questo dato sorprende, ma dimostra come il contante sia ancora fortemente radicato nelle abitudini quotidiane.
Poiché gli stipendi ormai non vengono più erogati in contanti, l’unico modo per averne in tasca è, duqnue, il prelievo agli sportelli automatici. Ed è proprio in questi momenti che i criminali concentrano la loro attenzione, sfruttando la distrazione degli utenti o eventuali dimenticanze. Fra queste, ad esempio, la stampa della ricevuta, che viene spesso lasciata incustodita. Oggi più che mai, d’altronde, con la moltiplicazione dei rischi sia digitali che fisici, è importante adottare tutte le precauzioni possibili. Ma andiamo a scoprire il perché diventa, a volte, necessario stare ancor più attenti.

Quel tasto al bancomat, che può evitare il peggio…
Una delle azioni più semplici, ma anche più sottovalutate, è legata proprio al momento del prelievo. Dopo aver inserito il PIN e scelto l’importo, il terminale ci pone due domande: se vogliamo effettuare un’altra operazione e se desideriamo la ricevuta. Ed è proprio su quest’ultimo punto che si gioca la nostra sicurezza. Secondo gli esperti, quando compare la domanda “Vuoi la ricevuta?”, è fondamentale non richiederla, e non premere mai, di conseguenza, sul tasto del “sì”.
Così come gli esperti dicono, infatti, l’abitudine migliore dovrebbe diventare quella di premere direttamente il tasto “Annulla”. Questo semplice passaggio permette di impedire che una stampa abbandonata o dimenticata possa finire nelle mani sbagliate. Le ricevute contengono infatti, per parecchie banche, anche informazioni sensibili come il saldo, il numero di conto o parte dei dati della carta. Ed ecco che entra in gioco il malintenzionato: questi, infatti, sono tutti dati che possono essere utilizzati per le truffe. Tempo fa la ricevuta era utile per tenere traccia delle spese ma oggi, grazie alle app bancarie installate sui nostri smartphone, è ormai possibile avere un controllo totale e aggiornato in tempo reale. Non stampare più la ricevuta è quindi un gesto di modernità ma, soprattutto, di protezione. Per il prossimo prelievo, dunque, è importante osservare ogni passaggio per proteggere i dati personali. Il semplice gesto di non stampare la ricevuta e premere “Annulla” potrebbe sembrare banale, ma, ve lo assicuriamo, non lo è assolutamente. A volte, può fare la differenza tra un conto al sicuro e uno… prosciugato.