Chi va in Sicilia scopre la PICCOLA BARCELLONA dell’isola | Basta coi voli in Spagna, questa è il TOP in assoluto

il borgo siciliano (foto facebook Emozioni DI Viaggio) - mediaoneonline.it

il borgo siciliano (foto facebook Emozioni DI Viaggio) - mediaoneonline.it

Si trova nella provincia di Palermo, ed è il simbolo… “catalano” di una Sicilia che rinasce tra tanti colori e arte

Non c’è alcun dubbio che, nella parte occidentale della Sicilia occidentale, si snodi un itinerario capace di affascinare ogni viaggiatore. Da Palermo a Trapani, tra spiagge dorate, borghi storici e paesaggi mozzafiato, si attraversano luoghi dove cultura e natura si fondono in modo indimenticabile.

Un viaggio in questa parte dell’isola non può che cominciare dal mare: San Vito Lo Capo, con la sua spiaggia dalle acque turchesi, rappresenta una delle mete balneari più rinomate. Qui si tiene anche il celebre Cous Cous Fest, un evento gastronomico che celebra la contaminazione tra culture mediterranee.

Da San Vito ci si può incamminare verso la Riserva Naturale dello Zingaro, un paradiso per escursionisti e amanti della biodiversità. Proseguendo lungo la costa si incontra Scopello, famoso per i suoi iconici faraglioni e la Tonnara storica, che attira ogni anno migliaia di turisti e fotografi.

Non meno affascinante è Castellammare del Golfo, con il suo porticciolo colorato, il castello che si specchia sul mare e i ristoranti che offrono pesce fresco e specialità locali. E ancora, Terrasini e Trappeto, con le loro scogliere frastagliate e le luci del tramonto che infiammano il cielo di riflessi aranciati.

La rinascita di quel borgo “salvato” dall’arte

Ma il vero gioiello nascosto di questo itinerario è proprio lì, a due passi, esattamente una minuscola frazione del comune di Partinico. Fondato nel Cinquecento dai Gesuiti, sembrava destinato al completo abbandono. Con appena una ventina di residenti e numerose case vuote, il tempo sembrava essersi fermato.

La svolta è arrivata grazie ad un imprenditore, Giuseppe Gaglio, che circa dieci anni fa ha deciso di investire nel recupero del borgo, ispirandosi all’estetica di Gaudí e all’arte catalana. Il risultato è un tripudio di colori, forme e citazioni filosofiche che trasformano le abitazioni in vere opere d’arte a cielo aperto. Ma andiamo a scoprire di cosa (e del “dove”) si tratta.

una delle piazze del paesino (foto tripadvisor) - mediaoneonline.it
una delle piazze del paesino (foto tripadvisor) – mediaoneonline.it

Profumo… di Barcellona: turismo che vola e bellezza autentica

Camminare per le vie di questo borgo oggi è come immergersi in un sogno tra Barcellona e la Sicilia. Ogni angolo offre scorci perfetti per Instagram, con murales dedicati a Frida Kahlo, maioliche colorate e architetture vivaci che parlano di identità e creatività. Tra le tappe imperdibili del borgo: il bar “I Campanili”, ideale per una pausa rilassante; la casa-museo dell’artigianato locale; e le piazzette decorate da citazioni che celebrano l’arte, la vita e la natura. SI tratta, in poche parole, di un esempio concreto di rigenerazione urbana in chiave artistica.

Questo piccolo centro non è solo da visitare, ma da vivere con lentezza: sorseggiare un aperitivo al tramonto, scattare fotografie sotto i balconi fioriti, dialogare con i pochi abitanti rimasti, e respirare il profumo della Sicilia più autentica. Il posto in questione è Borgo Parrini, cui si può arrivare – in un ideale itinerario in Sicilia occidentale – dopo aver fatto un tuffo a Terrasini o una passeggiata a Scopello. Borgo Parrini è la prova che anche i luoghi più dimenticati possono rinascere con visione, passione e rispetto per la tradizione. Una tappa obbligata per chi cerca esperienze autentiche, fotografie d’autore e la magia di una Sicilia dal “sapore” catalano e dai mille colori.