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Soldi tasse (foto tg24.sky.it) - mediaoneonline.it
Importanti novità per una legge innovativa, con finanziamento di un milione di euro
Molti italiani non conoscono a fondo cosa significhi vivere con la celiachia, una malattia autoimmune che si attiva con l’assunzione di glutine. Questa condizione, se non trattata, danneggia il rivestimento dell’intestino tenue e impedisce l’assorbimento di importanti nutrienti, compromettendo il benessere generale dell’organismo.
Secondo il sito Humanitas.it, in Italia si contano oltre 200.000 pazienti celiaci. I sintomi principali includono diarrea, gonfiore addominale, crampi, perdita di peso, anemia, debolezza muscolare e perfino alopecia. La diagnosi può arrivare anche dopo lunghi periodi di disagio e malessere generalizzato.
Si tratta di una patologia multifattoriale, spesso legata a predisposizione genetica, che può essere associata ad altre malattie come il diabete, l’artrite e le disfunzioni della tiroide. L’unico trattamento efficace resta una dieta priva di glutine a vita, che impone una profonda modifica delle abitudini alimentari quotidiane.
Tra gli alimenti vietati figurano il pane, la pasta, farine di frumento, farro, orzo, avena non certificata, lievito industriale, piatti pronti, caramelle, birra e alcune salse. Per fortuna, esistono alternative naturali e sicure come riso, mais, miglio e quinoa, facilmente reperibili leggendo con attenzione le etichette “senza glutine” o “gluten free”.
Nuova legge regionale sulla celiachia
Una recente iniziativa descritta su agi.it prevede una legge regionale pensata per affrontare la diffusione della celiachia. Questa norma ha ricevuto un finanziamento di 1 milione di euro distribuito su più anni: 400.000 euro per il 2025, 150.000 euro per il 2026 e altri 150.000 euro per il 2027. La legge si propone di migliorare l’assistenza e le conoscenze sulla patologia attraverso una rete di supporto e aggiornamento.
Il Sistema Sanitario Regionale coprirà i costi per la formazione professionale del personale sanitario. L’assessore Bertucci ha dichiarato che l’obiettivo è quello di aumentare la conoscenza del problema tra gli operatori della ristorazione e il personale scolastico, affinché siano pronti a rispondere alle esigenze dei pazienti celiaci.

Formazione, informazione e una giornata dedicata
Il progetto coinvolgerà anche chi lavora nei settori della ristorazione, del turismo e delle mense scolastiche, sia pubbliche che private. L’intento è di creare una maggiore consapevolezza attraverso percorsi di formazione e campagne informative mirate anche ai bambini e ai ragazzi delle scuole. Il provvedimento, che al momento riguarda soltanto il Lazio, mira a migliorare la qualità della vita dei cittadini celiaci, riconoscendo questa condizione come una patologia cronica e sociale.
È stata anche istituita una Giornata Regionale della Celiachia, da celebrare ogni anno il 15 settembre, con eventi e momenti di sensibilizzazione. Questa legge rappresenta un passo importante per garantire il diritto alla salute e alla sicurezza alimentare delle persone affette da celiachia, fornendo strumenti concreti per una gestione consapevole della malattia. Un segnale forte, dunque, che parte al momento soltanto dal Lazio, ma che molto probabilmente verrà ripreso da altre regioni del nostro Paese. Così viene posto l’accento sulla prevenzione, la corretta informazione e il rispetto delle esigenze alimentari delle persone affette da questa complessa patologia.