Cinquant’anni d’attesa, ora il progetto Ponte sullo Stretto decolla davvero | Nuovo incontro al MIT: “Ora l’avvio dei lavori”

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Un “via libera” dopo l’altro, per il progetto più grande e più discusso degli ultimi tempi: l’incontro al ministero
Se ne parla da… oltre mezzo secolo. Tanto s’è discusso della possibilità di collegare la Sicilia al resto d’Italia con una grande opera infrastrutturale capace di cambiare radicalmente la mobilità e lo sviluppo del Mezzogiorno. Ogni governo, si sa ormai alla perfezione, ha ripreso in mano l’ipotesi, promettendo la realizzazione di un progetto che, tuttavia, è sempre rimasto fermo tra polemiche, mancanza di fondi, dubbi tecnici e opposizioni politiche.
Basti pensare che già negli anni Settanta e Ottanta furono commissionati i primi studi di fattibilità. Negli anni Novanta sembrava che il progetto fosse vicino a una svolta, ma anche allora si arenò. Nei primi Duemila arrivarono nuove promesse e un apparente via libera, poi tutto si fermò di nuovo tra contenziosi e cancellazioni. Il Ponte sullo Stretto è diventato così un simbolo delle grandi opere italiane mai realizzate, spesso citato come esempio di incompiuta.
E arriviamo ad oggi, quando, però, la situazione appare notevolmente diversa. Il governo guidato da Giorgia Meloni, con in prima linea il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, sembra intenzionato a trasformare in realtà quello che per decenni è rimasto soltanto un sogno. Salvini, più volte, ha dichiarato che “il Ponte non è più un sogno ma un impegno concreto”, aggiungendo che “l’Italia non può permettersi di rinunciare a un’infrastruttura strategica per i cittadini e per l’economia”.
Secondo le ultime dichiarazioni del ministro, la prima pietra dovrebbe essere posata nei prossimi mesi, con un cronoprogramma già definito e risorse economiche stanziate. Un annuncio che segna un cambio di passo rispetto al passato e che rende l’opera, almeno sulla carta, più vicina che mai alla sua realizzazione.
L’incontro tra Salvini e il sindaco di Messina
E proprio ieri si è tenuto un nuovo e importante incontro al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) tra Matteo Salvini e il sindaco di Messina, Federico Basile. Alla riunione hanno partecipato anche Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina, e Aldo Isi, amministratore delegato di RFI. L’appuntamento è stato definito “propedeutico all’avvio dei lavori”.
Nel corso dell’incontro si è discusso del rispetto delle tempistiche previste, ma anche di questioni fondamentali per il territorio: dalla gestione delle risorse idriche alla viabilità, fino agli aspetti abitativi e alla formazione professionale dei giovani messinesi, che potranno essere impiegati nei cantieri del Ponte. Particolare attenzione è stata data ai progetti anticipatori già presentati dal Comune di Messina e approvati dal CIPESS, riguardanti la riqualificazione della rete idrica e stradale e lo sviluppo di nuove unità residenziali.

Prospettive e prossimi passi
Per quanto riguarda il collegamento ferroviario del Ponte alla linea esistente, RFI ha illustrato le opzioni tecniche analizzate, scegliendo la soluzione “Contesse” rispetto alle precedenti. L’azienda ha inoltre garantito la presentazione di uno studio di ottimizzazione per ridurre gli impatti sul quartiere interessato. L’obiettivo condiviso è la creazione di un “tavolo permanente” sul Ponte, che segua passo dopo passo tutte le fasi progettuali e risolva eventuali criticità, coinvolgendo sia le istituzioni locali sia quelle nazionali. Dopo l’incontro di ieri sul versante siciliano, è già stato annunciato un analogo tavolo di confronto sul lato calabrese, per garantire una visione unitaria e coordinata dell’opera.
Il Ponte sullo Stretto torna quindi protagonista, tra speranze, aspettative e la promessa di un futuro in cui Sicilia e Calabria saranno finalmente unite da un collegamento stabile e diretto. Resta da capire se questa volta, dopo cinquant’anni di tentativi e fallimenti, l’Italia riuscirà davvero a portare a termine il progetto che potrebbe cambiare la storia delle infrastrutture del Paese. Di certo, c’è una cosa: il dibattito è più vivo che mai e, con le parole di Salvini, l’iter sarebbe ormai a buon punto. I cittadini, adesso, attendono i fatti.
