È considerata un inno alla bellezza ed è Patrimonio dell’UNESCO: chi vive in questo piccolo borgo siciliano è davvero fortunato

L'interno del duomo della cittadina (foto theworldofsicily) - mediaoneonline.it

L'interno del duomo della cittadina (foto theworldofsicily) - mediaoneonline.it

Un gioiello a dir poco incantevole, proprio nella provincia del capoluogo dell’isola: ed ha anche una storia incredibile.

Quando si parla di arte normanna in Sicilia, beh…, Palermo è sicuramente la prima città che viene in mente. Capitale ricca di storia e cultura, il suo patrimonio artistico risalente al periodo arabo-normanno è stato inserito nella lista dei siti Patrimonio UNESCO per l’incredibile stato di conservazione e l’eccezionale fusione di stili orientali e occidentali.

Palazzi come la Cappella Palatina e la Cattedrale di Palermo mostrano un’architettura unica, che intreccia elementi bizantini, islamici e romanici. Ma le bellezze normanne non si limitano al capoluogo: anche le cittadine che lo circondano, come Monreale e soprattutto Cefalù, custodiscono capolavori che attraggono ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo.

Cefalù, incastonata tra mare e montagna, è una perla della Sicilia settentrionale. Il suo centro storico medievale, i vicoli lastricati, le case affacciate sul mare e i panorami mozzafiato creano un’atmosfera suggestiva e senza tempo. È però la Cattedrale di Cefalù il cuore pulsante della città, tappa irrinunciabile per chiunque voglia scoprire la Sicilia più autentica.

La posizione strategica tra Palermo e le Madonie rende Cefalù una delle mete più amate per chi cerca sia cultura che relax, ed è per questo che viene inserita tra le destinazioni turistiche più gettonate del Sud Italia. Di certo, visitare questa cittadina significa immergersi in un’esperienza senza tempo, dove arte, spiritualità e paesaggio si fondono in un’armonia perfetta.

Questo sì, che è un capolavoro arabo-normanno

Simbolo assoluto della città, la Basilica della Trasfigurazione – più comunemente nota come Duomo di Cefalù – domina la piazza principale e si staglia con fierezza contro la Rocca che la sovrasta. Costruita per volere di Ruggero II nel 1131, è uno dei massimi esempi dello stile romanico normanno in Sicilia.

Inserita nella lista dei siti UNESCO nel 2015, la Cattedrale colpisce già dalla facciata, incorniciata da due torri arabeggianti e anticipata da un elegante portico del Quattrocento. Superando la scalinata e attraversando la Porta Regum, si accede a un interno maestoso, a croce latina, sorretto da colonne in granito e suddiviso in tre navate. Ma, il vero gioiello del Duomo è l’abside centrale, interamente ricoperto da mosaici bizantini eseguiti da maestri provenienti da Costantinopoli tra il 1148 e il 1166. L’immagine dominante è quella del Cristo Pantocratore, una delle raffigurazioni più iconiche della cristianità, affiancata dalla Vergine orante e dai quattro arcangeli.

La Cattedrale della cittadina palermitana (foto visitcefalu) - mediaoneonline.it
La Cattedrale della cittadina palermitana (foto visitcefalu) – mediaoneonline.it

Fra i mosaici bizantini e le leggende reali

Accanto a queste figure si trovano santi, apostoli e motivi vegetali stilizzati, distribuiti tra il presbiterio e la volta del coro. Tutto questo rende la Cattedrale di Cefalù una delle espressioni più pure della spiritualità medievale e dell’arte religiosa in Sicilia. Un altro elemento degno di nota è il chiostro medievale, riscoperto di recente e parzialmente restaurato. Di pianta rettangolare e risalente al XII secolo, conserva ancora oggi un ciclo di capitelli scolpiti che raccontano storie bibliche e simboliche attraverso immagini vegetali e zoomorfe. Secondo la leggenda, il Duomo sarebbe stato edificato da Ruggero II come voto di ringraziamento per essere scampato a un naufragio durante il suo viaggio verso Palermo. Promettendo la costruzione di una chiesa al Santissimo Salvatore se fosse giunto salvo a terra, mantenne la parola dando inizio all’edificazione proprio nel punto in cui approdò. Appunto, Cefalù.

Ma i documenti ufficiali raccontano una versione più concreta: la costruzione del Duomo sarebbe stata motivata dal desiderio del sovrano di onorare i suoi genitori, Re Ruggero I e la Regina Adelasia, oltre che come luogo di accoglienza per i pellegrini. Nel tempo, la struttura ha subito modifiche e restauri, soprattutto in seguito ai bombardamenti e all’usura. La versione originaria prevedeva anche un mausoleo per il re e la regina, poi rimosso da Federico II. Oggi la Cattedrale conserva ancora elementi originali di immenso valore, come il fonte battesimale scolpito in pietra lumachella, una Madonna del Gagini del XVI secolo e un Crocifisso ligneo risalente al 1468. Ogni dettaglio contribuisce a rendere questo luogo un vero e proprio scrigno di fede e arte.