È il borgo medioevale più bello, nascosto tra i Monti Peloritani, e il suo nome non ha nulla a che fare con il Nord Italia: vederlo ti lascerà senza parole

la cittadina messinese (foto 101-zone) - mediaoneonline.it
In Sicilia tanti “segreti” millenari: ecco alcuni monti in cui natura, storia e mito si intrecciano.
Lo si sa bene, fra le pieghe della Sicilia si celano luoghi misteriosi, avvolti da silenzi antichi ed anche tanti racconti “sospesi” tra storia e leggenda. Basta poco per sentirsi catapultati in un’altra epoca: basta varcare la soglia di certi borghi, toccare le pietre di certe rovine, lasciarsi trasportare dalle parole degli anziani che ancora tramandano storie incredibili.
Per fare un esempio, le Isole Eolie, patrimonio dell’umanità UNESCO, offrono uno dei panorami più affascinanti di tutta l’Italia. Ma non sono solo mare cristallino e vulcani attivi: qui sopravvivono storie antiche di sirene, navi scomparse e templi sommersi. Sull’isola di Lipari, si racconta che ancora oggi si possano udire, nelle notti senza luna, i canti delle ninfe che cercavano di ammaliare i marinai.
Tra i racconti più suggestivi troviamo, ad esempio, quello legato al castello di Brolo, costruzione arroccata sulla costa tirrenica, un tempo residenza dei feudatari normanni. Si narra che il fantasma di una contessa vaghi ancora tra le sue mura, alla ricerca del figlio scomparso in mare. Ogni estate, durante una precisa notte di luglio, alcune luci misteriose appaiono tra le torri, senza spiegazione razionale.
In provincia di Messina si snodano poi sentieri che conducono a piccole grotte dove si dice vivessero i giganti ciclopi. Questi esseri leggendari, secondo le tradizioni popolari, furono i primi abitanti delle zone montane interne della Sicilia, ben prima dei Greci e dei Romani. Le loro tracce, dicono, si celano ancora nei megaliti sparsi nelle alture dei Nebrodi.
La Sicilia e quei borghi più remoti
E la Sicilia, ad ogni modo, è anche una terra di grandi contrasti, dove il barocco più raffinato si mescola alle architetture arabe, e dove la pietra lavica si alterna alla vegetazione rigogliosa. Ogni angolo di quest’isola è una scoperta, e persino i borghi più remoti sembrano custodire qualcosa di magico. È proprio in queste terre isolate che spesso si conservano i racconti più antichi e autentici.
Molti visitatori arrivano in Sicilia attratti dalle mete più note come Taormina, Siracusa o Palermo. Eppure, chi decide di allontanarsi dai circuiti turistici classici scoprirà borghi silenziosi dove ogni pietra ha una voce. Qui, il tempo pare essersi fermato, e l’atmosfera sospesa tra sogno e realtà regala un’esperienza unica e irripetibile.

Proprio lì, dove vissero i ciclopi…
Nel cuore montuoso della Sicilia nord-orientale, esiste un luogo dove mito e memoria si fondono. In un vero e proprio scrigno di meraviglie, sorge Novara di Sicilia, un’ altra cittadina della provincia di Messina. Secondo quelle che sono state (e che continuano ad essere tramandate) antiche leggende, questa zona fu in origine abitata dai ciclopi, colossi solitari che costruirono i primi rifugi tra le rocce. Secoli dopo, i Saraceni edificarono un castello proprio su questo promontorio, che oggi appare come un rudere romantico affacciato su un panorama mozzafiato.
A Novara di Sicilia, insomma, ci sono due anime sacre: una sontuosa, quella del Duomo rinascimentale di Santa Maria Assunta, ed un’altra che è probabilmente più umile e raccolta, quella della piccola Chiesa di San Francesco, la più antica del paese. Non mancano le tradizioni locali, come il celebre Torneo della Maiorchina, una gara folkloristica che coinvolge l’omonimo formaggio, simbolo di cultura e convivialità. In questo storico e meraviglioso luogo, sono in tanti, soprattutto in estate, a far visita. E, una delle particolarità assolute, è anche la pietra locale, che sul territorio affiora un po’ dovunque, utilizzata nell’architettura civile e con elaborazioni di grande pregio artistico nell’architettura religiosa. Numerose strutture realizzate in pietra arenaria o in pietra rossa marmorea (cipollino), anch’essa locale, presenti in tutte le chiese del comune, ad abbellire e rendere ancor più prezioso il territorio.