È stata proclamata la città più verde della Sicilia: eppure a guardarla nessuno l’avrebbe mai detto | Qui sì che si respira aria pulita

Verde urbano (foto coldiretti.it) - mediaoneonline.it

Verde urbano (foto coldiretti.it) - mediaoneonline.it

Enormi cambiamenti nel verde urbano in tutta Italia, negli ultimi anni: una “sorpresa” dell’isola.

Negli ultimi trent’anni, non c’è alcun dubbio, il panorama urbano italiano è stato profondamente trasformato. Con l’espansione di industrie, centri commerciali e infrastrutture moderne, molte aree verdi hanno lasciato spazio a costruzioni in cemento e asfalto. Questo fenomeno, naturalmente iniziato secoli fa con la prima industrializzazione, ha conosciuto una forte accelerazione negli anni recenti, soprattutto nelle regioni economicamente più dinamiche.

Il bisogno di spazi verdi si fa sentire soprattutto d’estate, quando il caldo rende le città quasi invivibili. Tuttavia, alcune regioni italiane risultano avvantaggiate: il Nord, in particolare, riesce a mantenere un buon equilibrio tra sviluppo urbano e aree naturali. Città come Trento o Sondrio offrono ampie zone verdi accessibili ai cittadini, aumentando la qualità della vita e il benessere generale.

Secondo il vocabolario dell’Istat, il verde urbano comprende non solo i parchi e i giardini, ma anche gli orti urbani, le aree sportive all’aperto, le aree forestali, i boschi cittadini, i giardini scolastici e persino i cimiteri. Questa definizione ampia consente di valutare la vivibilità di una città in base alla quantità di spazi naturali disponibili per i residenti.

Analizzando i dati, emerge che la disponibilità media di verde urbano in Italia è di circa 33,8 metri quadrati per abitante. Un valore che può sembrare soddisfacente, ma che nasconde grandi differenze tra città e regioni. Alcuni centri urbani offrono enormi spazi verdi, mentre altri rimangono drammaticamente carenti.

Le città più verdi d’Italia: la top ten

La classifica delle città più “verdi” d’Italia, basata sul rapporto tra verde urbano e numero di residenti, vede trionfare Matera. La città lucana offre ben 995,1 metri quadrati di verde per abitante, anche grazie all’inclusione del Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, che occupa oltre il 98% del territorio comunale.

Segue Trento con 399,5 metri quadrati di verde per abitante, dimostrando l’attenzione del Trentino-Alto Adige per la sostenibilità. Al terzo posto troviamo Rieti con 337,2 metri quadrati, mentre Sondrio si piazza al quarto con 298,2 metri quadrati. Nelle posizioni successive compaiono Potenza (158,1), Terni (151,9), Gorizia (139,6), Pordenone (110,5), Verbania (109,9) e Reggio Calabria (108,2).

Teatro di Siracusa (foto sicilia.info) - mediaoneonline.it
Teatro di Siracusa (foto sicilia.info) – mediaoneonline.it

La Sicilia e il verde urbano: ecco qual è la città più “ecologica”

Guardando alla Sicilia, i dati disponibili mostrano in linea di massima un quadro meno entusiasmante. La presenza di verde urbano risulta limitata rispetto al resto d’Italia, complice una lunga storia di urbanizzazione caotica e scarsa pianificazione verde. Tuttavia, ci sono alcune città che si distinguono positivamente.

Al primo posto, nell’isola, troviamo infatti Siracusa, che guida la classifica regionale con la percentuale più alta di verde urbano. Dietro la città aretusea, seguono Ragusa, Enna, Palermo, Messina, Caltanissetta e Trapani, mentre Catania chiude la classifica con un modesto 2% di aree verdi urbane. Siracusa, lo si sa bene, è particolarmente attrattiva per i turisti per lo splendido patrimonio storico e culturale, a partire dal Teatro greco (foto). E i dati sottolineano anche che i parchi archeologici, i giardini pubblici e gli spazi verdi distribuiti nel tessuto urbano offrono a residenti e visitatori una piacevole alternativa alle “strade asfaltate” o ai quartieri più densamente costruiti. Una vera eccellenza siciliana in un contesto spesso complicato dal punto di vista ambientale.