Fisco 2025, chi ha la Partita IVA si gioca la carta 730 | È tutto vero, prenota il weekend in Sicilia senza stress

dichiarazione redditi 730 (foto adepp) - mediaoneonline.it

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Una opportunità che viene offerta a tutti i titolari di partita IVA: come è possibile alleggerire (e di parecchio) gli oneri burocratici… 

In Italia, aprire una partita IVA rappresenta una scelta coraggiosa ma anche necessaria per chi desidera avviare un’attività autonoma. Tuttavia, non si tratta soltanto di una formalità: mantenere attiva una partita IVA comporta oneri fiscali, contributivi e amministrativi che, soprattutto per i giovani o per chi guadagna poco, possono diventare un vero ostacolo.

Negli ultimi anni, le spese da affrontare sono aumentate in modo sostanziale. A partire dai contributi previdenziali fino agli acconti IRPEF e alle imposte sostitutive per i forfettari, il carico fiscale può risultare opprimente, specialmente nei primi anni di attività quando i guadagni sono ancora contenuti o incostanti.

Nonostante queste difficoltà, esistono oggi alcune opportunità agevolative messe a disposizione dallo Stato per incentivare i giovani all’imprenditorialità. Il regime forfettario, ad esempio, consente un’imposta sostitutiva ridotta e un sistema contabile semplificato. Inoltre, per chi ha meno di 35 anni o per le startup, sono previste ulteriori detrazioni e incentivi all’avvio.

Il governo, negli ultimi anni, ha introdotto una serie di strumenti per semplificare l’accesso al lavoro autonomo, come crediti d’imposta, finanziamenti a fondo perduto e semplificazioni procedurali. Ma non è tutto: anche sul fronte della dichiarazione dei redditi sono emerse novità interessanti per chi opera con partita IVA in regime forfettario.

La dichiarazione semplificata: ecco cosa cambia per le partite IVA

Una delle novità più rilevanti del 2024 riguarda proprio la possibilità, per alcune partite IVA in regime forfettario, di utilizzare il modello 730 al posto del tradizionale modello Redditi PF (ex Unico). Questa apertura riguarda in particolare quei contribuenti che, nel 2024, non hanno prodotto redditi da impresa o hanno dichiarato un reddito pari a zero.

In casi simili, la legge ora consente la presentazione del modello 730/2025, normalmente riservato ai lavoratori dipendenti o ai pensionati. Il vantaggio? Una procedura più snella, tempi di rimborso più rapidi e minori complicazioni fiscali. È un cambiamento che può alleggerire l’onere burocratico di molte piccole partite IVA.

soldi (foto casacochecurro) - mediaoneonline.it
soldi (foto casacochecurro) – mediaoneonline.it

Ma non tutti possono accedere all’opportunità: le condizioni ed i vantaggi

Ma andiamo a vedere di cosa si tratta, nel dettaglio. Partiamo dal fatto che l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile anche una versione precompilata del modello 730 per i contribuenti forfettari, a condizione che non abbiano percepito redditi d’impresa. Il modello può essere utilizzato per dichiarare redditi come quelli derivanti da rivalutazioni di terreni, capitali provenienti da fonti estere, o investimenti internazionali soggetti a imposta sostitutiva. Attenzione, però: non tutti possono accedere a questa modalità. È fondamentale avere residenza fiscale in Italia e non essere obbligati, per altri motivi, alla contabilità ordinaria. Chi rientra nei parametri, però, può beneficiare di una dichiarazione molto più semplice e, in certi casi, persino di rimborsi più veloci. Chi ha prodotto un reddito pari a zero nel 2024 non è obbligato a presentare la dichiarazione, secondo quanto previsto dal DPR n. 600/1973. Tuttavia, presentarla è spesso consigliato per mantenere una posizione fiscale regolare ed evitare possibili controlli futuri. In queste situazioni, il modello 730 si rivela ancora una volta la scelta più efficiente.

Infine, se il titolare di partita IVA ha anche un reddito da lavoro dipendente o da pensione, può tranquillamente optare per il 730, beneficiando così delle detrazioni e deduzioni tipiche di quei regimi reddituali. Una scelta che, nel lungo periodo, può davvero fare la differenza nella gestione fiscale personale. Il cambiamento introdotto nel 2024 rappresenta un passo avanti nella semplificazione fiscale. Soprattutto per i giovani professionisti e per i freelance che operano in modo discontinuo, poter evitare il modello Redditi PF in favore del 730 può significare meno stress e più efficienza.