Hai questo riso in casa? CORRI a controllare: potrebbe avvelenarti | Il Ministero lo ha RICHIAMATO subito

allerta alimentare ritiro (foto altaformazionemusicale.it) - mediaoneonline.it

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Occhio a questo grande rischio, possibile trovare anche pesticidi superiori ai limiti: ecco dove 

Ogni giorno, milioni di famiglie italiane riempiono il carrello al supermercato, fidandosi della qualità e della sicurezza dei prodotti sugli scaffali. Tuttavia, non tutti sanno quanto sia articolato il percorso che porta gli alimenti dalla produzione alla nostra tavola. Dietro ogni confezione di carne, latticini, salumi o verdure, esistono rigorosi controlli sanitari che ne certificano l’idoneità al consumo.

Le aziende agroalimentari sono tenute a seguire protocolli molto severi. I prodotti freschi, come carni bovine o avicole, vengono ispezionati in ogni fase: dall’allevamento alla macellazione, dalla lavorazione al confezionamento. Anche i latticini, prima di arrivare sugli scaffali, devono superare esami microbiologici e chimici che garantiscano la totale assenza di batteri patogeni o sostanze nocive.

Lo stesso discorso vale per i salumi, controllati per la presenza di nitriti e nitrati, oltre che per i parametri igienico-sanitari. Ma attenzione: non solo i prodotti freschi rappresentano un rischio. Anche quelli confezionati, apparentemente più sicuri, possono essere oggetto di contaminazioni chimiche, biologiche o fisiche durante la produzione o il trasporto.

È quindi fondamentale che il consumatore mantenga alta l’attenzione, anche dopo l’acquisto.

Pesticidi nei cibi: quali rischi per le famiglie

Il Ministero della Salute pubblica regolarmente online avvisi di ritiro o richiamo alimentare, e seguirlo è fondamentale per proteggere la salute della propria famiglia. Spesso, infatti, prodotti già presenti in casa possono essere pericolosi per la salute e necessitano di essere restituiti. Negli ultimi giorni, ad esempio, sono stati segnalati due richiami importanti: uno riguarda una nota marca di riso basmati e l’altro un lotto di origano in foglie. Entrambi i prodotti presentano livelli di pesticidi superiori ai limiti di legge.

Chi avesse alcuni fra i prodotti indicati in casa è naturalemnte invitato a non consumarli e a riportarli al punto vendita per ricevere un rimborso. Il rischio, dunque, è alto, ed è essenziale prestare attenzione alle allerte. In caso di ingestione sospetta, recarsi immediatamente in pronto soccorso. Ma andiamo a vedere di quali prodotti si tratta.

Riso in vendita al supermercato - foto (C) MediaoneOnline.it
Riso in vendita al supermercato – foto (C) MediaoneOnline.it

Sintomi come nausea, vomito ma anche danni più gravi

Il primo prodotto è il riso Basmati Sella Parboiled Royal Golden, venduto in confezioni da quattro sacchi da 5 kg. Il lotto incriminato è il L 15-10-2026, con scadenza corrispondente al termine minimo di conservazione. Prodotto in Pakistan da Umer Traders, è stato distribuito in Italia da Fresh Tropical SRL. Il secondo richiamo riguarda l’origano in foglie senza marchio. Le bustine coinvolte sono quelle da 50 grammi (lotto 1106A – TMC 2027) e da 60 grammi (lotto 0606A – TMC 30/06/2027), prodotte da Teorema Mediterraneo Srl. L’azienda ha già provveduto al ritiro volontario del prodotto, ma resta il rischio che alcuni consumatori lo abbiano acquistato.

Il motivo del richiamo è la presenza di pesticidi in quantità superiori ai limiti consentiti. Nel riso sono stati rilevati l’acetamiprid e il thiamethoxam, entrambi insetticidi potenzialmente tossici per l’uomo e per l’ambiente. Nell’origano, invece, sono stati trovati il propiconazolo e il metomil. Quest’ultimo, in particolare, è altamente tossico anche per animali e insetti impollinatori, ed è stato vietato in Europa. Queste sostanze, se ingerite, possono provocare sintomi come nausea, vomito, crampi addominali, e nei casi più gravi “convulsioni o danni neurologici”. È dunque essenziale prestare attenzione alle allerte alimentari e, in caso di ingestione sospetta, recarsi immediatamente in pronto soccorso.