Il Corsetto dell’imperatrice, la recensione del film

di Angela Ganci, psicologo psicoterapeuta, giornalista e scrittrice
CORSAGE, il corsetto dell’ imperatrice, per la regia di MARIE KREUTZER e il cast composto da Colin Morgan, Vicky Krieps, Jeanne Werner, Finnegan Oldfield, Katharina Lorenz, Tamás Lengyel, Aaron Friesz, Alma Hasun, Florian Teichtmeister, Raphael von Bargen, Alexander Pschill, Ivana Urban, Manuel Rubey, Norman Hacker, Regina Fritsch, Eva Spreitzhofer, film uscito nelle sale italiane il 7 Dicembre 2022.
Il corsetto dell’imperatrice, anno 1878.”Ognuno ama chi ci ama”, così recita in apertura della pellicola la principessa Sissi, mettendo in evidenza tutto il valore del desiderio, dell’egocentrismo e della volontà personale. La principessa, una bambina che cede agli impulsi, secondo quanto dichiarato dal figlio, in maniera non conveniente, con l’istruttore “troppo vicino”. Una principessa che “adora guardarsi negli occhi del suo amante” e a cui sembra di non potersi attaccare che a se stessa, una persona che a 40 anni inizia a “scolorire”. Una bellezza volitiva, in grado di dire parolacce all’occorrenza, senza particolare ritrosia. Questa la caratterizzazione della protagonista de “Il corsetto dell’Imperatrice”, film suggestivo e coinvolgente, presentato al Toronto Fiction Festival, a Cannes e poi alla Festa del Cinema di Roma e arrivato nelle sale italiane il 7 dicembre scorso, incentrato sull’Imperatrice Elisabetta d’Austria, meglio conosciuta come Principessa Sissi (Vicky Krieps). Nota per la sua bellezza e grande fonte d’ispirazione per la moda del tempo, Sissi sta per compiere 40 anni e, considerata già anziana nella sua epoca, inizia a essere ossessionata da un grande timore, ovvero che l’avanzare dell’età le porti via la bellezza. Decisa a non darsi per vinta, tenta allora di tutto per restare ancora bella e conservare quell’immagine pubblica tanto ammirata. Inizia quindi a dedicare maggior tempo e cure al proprio aspetto fisico e, spinta dalla brama di mantenere intatta l’idea che di lei ha l’opinione pubblica, decide di portare sempre più stretto il suo corsetto.Al contempo la sua importanza politica come imperatrice viene ridotta a un semplice ruolo di facciata e quella sua voglia di conoscere, scoprire cose nuove e vivere, che da sempre la contraddistingue, la rendono irrequieta. È per questo che inizia a viaggiare tra Inghilterra e Baviera alla disperata ricerca di quel sentimento frenetico che provava in giovinezza, non mancando di fare visita ai suoi ex amanti e a vecchie amicizie. Ciò che l’attende è un futuro di doveri solo cerimoniali e non più politicamente impegnati, motivo per cui si ribella ed escogita un modo per proteggere il suo lascito e non essere dimenticata. Ne “Il corsetto dell’Imperatrice” la regista Marie Kreutzer, secondo molta critica, è stata capace di cogliere le ambiguità e i timori di una Sissi che somiglia per molti aspetti a Lady Diana in questa pellicola avvincente. Da segnalare la metafora efficace del corsetto che dà il nome al titolo, entro il quale la società costringeva la vita, con un interessante doppio senso linguistico, delle donne, privandole persino del respiro. Da segnalare ancora che Kreutzer non commette l’errore di fare di Elisabetta una martire, dotandola di un temperamento volubile ed egocentrico, con punte di narcisismo e di crudeltà verso le persone a lei vicine, donne comprese, il che rende affascinante il personaggio e pienamente godibile il film per chi fosse interessato al tema. Affascinante anche nelle scene finali del rapporto con un marito da “aiutare” in un’intimità complicata, scelta estrema forse discutibile, che lascia allo spettatore ampie possibilità di stima o rifiuto, per chi volesse arrivare fino in fondo a una pellicola costellata di scenari suggestivi, abiti sontuosi, ambientazioni anche italiane, come la mirabile città di Ancona, frasi colme di saggezza coniugale e di fedeltà eterna o di semplice, irrefrenabile, desiderio di vivere da Donna, con una sessualita’ fervida e imperitura, al di là di ogni convenzione sociale e storica.
