Il MELONE più BUONO della Sicilia lo trovi solo qui | C’è gente che parte dal Molise per farne scorta, è la fine del mondo

melone siciliano (foto valfrutta) - mediaoneonline.it

melone siciliano (foto valfrutta) - mediaoneonline.it

Un vero e proprio segreto siciliano per l’estate: ecco per quale gustosissima specialità impazziscono in tanti 

Con l’arrivo dell’estate e il rapido innalzamento delle temperature, trovare modi efficaci e naturali per dissetarsi diventa una priorità per molti. In Sicilia, terra del sole e del mare, dove il caldo si fa sentire più intensamente che altrove, le soluzioni per rinfrescarsi non mancano. Una delle più amate è senza dubbio la granita, un’icona della tradizione gastronomica isolana, gustata al mattino o a metà pomeriggio, spesso accompagnata dalla classica brioche col tuppo.

Tra i gusti preferiti dai siciliani – e dai numerosi turisti che invadono l’isola in estate – spiccano quelli alla frutta fresca. Anguria, fragola, limone e gelsi sono solo alcune delle varianti proposte nelle gelaterie artigianali. Ma c’è un frutto che rappresenta una vera rivelazione per chi è alla ricerca di un sapore dolce e particolare: il melone.

L’anguria, regina dei picnic in spiaggia, è fresca, ricca di acqua e zuccheri naturali. Ma quando si parla di dolcezza intensa, polpa succosa e profumo avvolgente, allora entra in gioco un altro protagonista: il melone giallo, il cui sapore esplode al palato dopo ore di refrigerazione in frigo.

Tra le numerose varietà coltivate in Italia, ce n’è una che ha radici profonde nella cultura e nella storia agricola siciliana e che rappresenta una vera e propria rarità gastronomica. Si tratta di un melone che i visitatori amano talmente tanto da portarlo via con sé al rientro nelle proprie regioni, come accade a numerosi turisti del Molise, della Lombardia o dell’Emilia Romagna.

Il ritorno grazie anche al sostegno della Regione

Nel cuore di alcune campagne siciliane, e qui entriamo nel dettaglio, si coltiva un melone a dir poco “speciale”, e che fino a qualche anno fa rischiava l’estinzione. La specialità in questione è un frutto dal sapore dolce e aromatico che per secoli ha fatto parte della dieta contadina e delle ricette tradizionali siciliane. Le sue origini affondano ai tempi dell’antica Grecia e già nel IV secolo a.C. veniva elogiato da Diodoro Siculo.

Parliamo, insomma, di una varietà rustica che resiste senza bisogno di irrigazione né di concimazione: una caratteristica rara che lo rende perfetto per l’agricoltura sostenibile. Grazie a un recupero appassionato iniziato negli anni 2000, alimentato da agricoltori locali e sostenuto dalla Regione Sicilia, il melone di cui parliamo è tornato sulle tavole siciliane. Fondamentale fu il ritrovamento di una semente originale da parte di un contadino di 92 anni, ultimo custode inconsapevole di un sapere millenario.

Campo meloni - foto (C) Mediaoneonline.it
Campo meloni – foto (C) Mediaoneonline.it

Come si coltiva quella assoluta bontà giallo oro

C’è da dire che anche la coltivazione di questo melone è affascinante e sorprendente. Si semina a metà aprile in serra e si trapianta dopo circa 30 giorni. Da lì, la natura fa il suo corso: non servono irrigazioni costanti né concimi chimici. Le piante crescono vigorose e spontanee, regalando frutti dalla buccia liscia e gialla, simili a piccoli palloni da rugby. In estate, le campagne della cittadina che ha la fortuna di averle, si colorano di giallo.

Il melone si raccoglie con attenzione: solo i coltivatori più esperti sanno quando è il momento ideale. Questo melone è classificato tra i meloni d’inverno: si conserva a lungo e raggiunge la maturazione anche dopo la raccolta, un’altra caratteristica che lo rende prezioso per la distribuzione e il consumo differito. Ma andiamo ai dettagli più specifici: il melone, la cui specialità è “Cartucciaru”, non è solo ottimo da mangiare al naturale. In Sicilia, questo frutto viene impiegato in granite artigianali, gelati, liquori e dolci. Una delle ricette più apprezzate è la mousse al melone: fresca, cremosa e profumata, un dolce ideale per concludere una cena estiva all’aperto. E il luogo che viene preso d’assalto? Possiamo adesso svelarlo, ed è Paceco, cittadina dellla provincia di Trapani. Per chi visita l’isola, una tappa da non perdere, con il melone Cartucciaru che diventa un piccolo grande tesoro da portare a casa. Così come fanno, come anticipato, in Molise o Lombardia.