In Sicilia in pochi sanno che è nascosta una MINI SANTORINI | I tedeschi ci vanno da marzo a settembre, è incantevole

la cittadina greca (foto siviaggia.it) - mediaoneonline.it
Alla scoperta dei gioielli normanni tra la provincia di Palermo e la costa settentrionale della Sicilia
Nel cuore della Sicilia nord-occidentale, tra il cielo e il mare della provincia di Palermo, si cela un itinerario fatto di arte, pietra dorata e devozione che racconta il glorioso passato normanno dell’isola. Un patrimonio che affascina visitatori da tutto il mondo, attratti dalla grandiosità dei suoi monumenti e dalla bellezza struggente delle sue coste.
Uno dei simboli più imponenti di quest’epoca è senza dubbio il Duomo di Monreale, edificato per volere di Guglielmo II. L’interno della cattedrale, decorato da mosaici bizantini di rara bellezza, narra episodi dell’Antico e Nuovo Testamento, mentre i chiostri con archi intrecciati incantano con la loro armonia. L’oro, la pietra e la luce si fondono qui in un capolavoro che parla una lingua universale: quella della meraviglia.
Continuando il viaggio lungo la costa, il fascino normanno lascia spazio alla magia del Mediterraneo. Vicoli stretti, profumo di salsedine e il suono delle onde che lambiscono le antiche mura: qui il tempo sembra essersi fermato, eppure tutto vibra di vita, come se l’anima dell’isola si concentrasse in un solo luogo. Una cittadina che vive di turismo tutto l’anno e che viene definita con affetto e ammirazione la “Mini Santorini di Sicilia”.
Questo borgo si svela lentamente, partendo dalla sua celebre Cattedrale fino a raggiungere il mare cristallino che la circonda. In poche parole, si tratta di un angolo di paradiso sospeso tra storia e leggenda, cultura e natura, dove ogni pietra racconta una storia e ogni tramonto colora il cuore.
Cosa vedere nella “Mini Santorini” siciliana
La prima tappa consigliata è senza dubbio la Cattedrale normanna, una delle più suggestive di tutta la Sicilia. Situata nella piazza principale del borgo e inserita nel sito Unesco del percorso Arabo-Normanno, la Cattedrale fu costruita da Ruggero II nel 1131. Con le sue torri gemelle e i mosaici bizantini realizzati da maestranze di Costantinopoli, rappresenta un ponte tra Oriente e Occidente, tra spiritualità e potenza.
Non meno spettacolare è la zona della Rocca, una rupe calcarea alta 270 metri che domina il centro storico. Il percorso per raggiungerla è immerso nella natura e nella storia: lungo il cammino si incontrano i resti del Tempio di Diana, antichissimo santuario risalente al V secolo a.C., e le rovine del castello medievale. Il panorama dalla cima è mozzafiato: lo sguardo abbraccia il Tirreno fino a Capo d’Orlando e oltre.

Tra mare, vicoli e cultura
Oltre ai monumenti storici, la cittadina del Palermitano offre una varietà di esperienze uniche, tra cui il semplice piacere di perdersi tra i vicoletti lastricati, ricchi di botteghe artigianali, ristorantini tipici e angoli da fotografare. Le case dei pescatori si affacciano direttamente sul mare (in foto sopra porta Pescara), dando vita a una cartolina autentica e senza tempo.
Ma sveliamo qual è il “capolavoro” di cui si parla, ovvero Cefalù. Lì, d’altronde, anche il mare è limpido e accogliente: spiagge dorate e scogliere rocciose si alternano per soddisfare ogni tipo di viaggiatore. Le acque cristalline e la posizione riparata rendono la balneazione possibile anche nei mesi primaverili e autunnali. Proprio per questo il turismo non conosce stagioni: la città è amata tutto l’anno, dalle famiglie in vacanza ai viaggiatori solitari – il “picco” è di tedeschi e francesi – in cerca di tranquillità.
Cefalù, si può affermare con certezza, è molto più di una meta turistica. Qui si respira storia millenaria, si ammirano tramonti infuocati e si gusta la cucina più autentica della tradizione siciliana. Dalle arancine agli involtini di pesce spada, ogni sapore racconta il carattere genuino di questo angolo dell’isola E, non a caso, viene spesso definita anche “Perla del Mediterraneo”: una definizione che non è solo poetica ma profondamente reale.