La Sicilia nasconde una Dublino in miniatura che ti lascerà senza parole | Questo posto confonde gli esperti

La città di Dublino (foto pexels) - mediaoneonline.it
Ma ci credete che la Sicilia orientale custodisce un tesoro che profuma d’Irlanda? Fra le suggestioni barocche e i “ricordi” nordici
La Sicilia non è soltanto terra di sole, mare e paesaggi mediterranei. È anche una regione dove civiltà antichissime si sono intrecciate in un mosaico affascinante fatto di arte, architettura, tradizioni e spiritualità. Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Svevi, Aragonesi e Borboni: tutti hanno lasciato un segno profondo. Un patrimonio stratificato che si respira nei vicoli, nelle chiese, nelle cucine e nei colori della pietra arenaria che accende le città al tramonto.
Il centro e l’est della Sicilia rappresentano una delle espressioni più vivide di questo sincretismo culturale. Tra le province di Siracusa, Ragusa ed Enna si trovano città in cui il barocco incontra l’anima popolare, in cui le piazze sembrano spalancare lo sguardo su secoli di storia e in cui ogni vicolo racconta una leggenda. Alcune prospettive architettoniche, i silenzi di certi borghi collinari o le nebbie mattutine che avvolgono l’interno ricordano paesaggi che si potrebbero facilmente confondere con quelli dell’Europa del Nord.
Emblematiche, da questo punto di vista, sono città come Modica o Palazzolo Acreide, ma è soprattutto Noto ad avere guadagnato un paragone poetico e sorprendente con una delle capitali più affascinanti del Nord Europa.
Se pensiamo alla magia di Dublino, capitale dell’Irlanda, pensiamo a un luogo che unisce tradizione e innovazione. Le sue università prestigiose, i suoi parchi tecnologici all’avanguardia – come quello di Limerick – e la sua offerta culturale la rendono una meta ambita da giovani e professionisti di tutto il mondo. Ma la vera anima di Dublino è nelle sue atmosfere: nei pub storici, nei cieli infiniti e nella musica folk che sembra raccontare storie di altri tempi.
La piccola Dublino siciliana
L’Irlanda è terra di emozioni, e lo racconta anche la musica. Fiorella Mannoia, con il suo brano “Il cielo d’Irlanda”, ha descritto quella luce tenue, sospesa tra poesia e malinconia, che si respira ovunque nell’isola. Le sue parole hanno evocato un immaginario potente, capace di toccare il cuore anche di chi non ha mai messo piede a Dublino.
Ma ciò che sorprende è scoprire che, nel cuore della Sicilia, esiste una città che, sotto certi aspetti, riesce a richiamare la stessa suggestione. Una “Dublino in miniatura”, dove il cielo sembra aprirsi sul passato, e dove le pietre parlano una lingua europea.

La città irlandese, fra sogni e malinconie
Questa città, udite udite, è proprio Noto, una vera e propria perla barocca e Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2002. Sorge ai piedi dei Monti Iblei e domina un territorio fatto di colline, pianure coltivate e coste sabbiose. Attraversata dai fiumi Asinaro e Tellaro, Noto è celebre per la sua scenografica Cattedrale (foto sopra), che ricorda – per proporzioni e imponenza – quella di San Patrick a Dublino.
Conosciuta anche come “capitale del Barocco”, Noto affascina per la sua eleganza architettonica e per le sue atmosfere sospese. Passeggiare per il suo centro storico significa immergersi in una dimensione senza tempo, dove ogni scorcio parla d’arte e bellezza. Una città da non perdere, che riesce a stupire anche chi conosce già la Sicilia. Una vera piccola Dublino, dove l’anima nordica incontra il calore del Sud.
