LAVORO A RISCHIO | Se non hai queste Lauree, il futuro potrebbe essere un INCUBO: sei ancora in tempo

festa di laurea - foto (C) Mediaoneonline.it
“Viaggio” fra le lauree che risultano fra le migliori in ottica occupazionale: i risultati dello studio
Negli ultimi anni, l’Italia sta affrontando una profonda crisi nel mondo del lavoro, che colpisce in particolare i giovani. Il fenomeno della fuga dei cervelli è ormai tristemente noto: ogni anno migliaia di ragazzi laureati scelgono di lasciare il Paese in cerca di migliori opportunità all’estero.
Secondo le stime più recenti, l’Italia è tra le nazioni europee con il più alto tasso di emigrazione di giovani laureati. Le cause sono molteplici, ma tra le principali troviamo la disoccupazione giovanile in aumento, stipendi bassi e scarse prospettive di crescita professionale.
Molti studenti affrontano percorsi universitari lunghi e costosi, per poi ritrovarsi disoccupati o sottoqualificati per le mansioni disponibili. La scelta della facoltà, quindi, incide profondamente sul destino lavorativo. Oggi non basta più “avere una laurea”: serve quella giusta.
In passato bastava studiare giurisprudenza o medicina per garantirsi una posizione ben retribuita. Oggi, invece, la situazione è radicalmente cambiata: le professioni più richieste si trovano in determinati settori, che andremo ad approfondire. Inutile dire che, solo chi sceglie con consapevolezza, può ancora costruirsi un futuro solido… Ma andiamo ai dettagli delle ricerche.
Cosa dice AlmaLaurea? Ecco quali studi intraprendere
Iniziamo con il dire che il Rapporto sulla condizione pccupazionale dei laureati (per l’anno 2024) di AlmaLaurea fotografa con chiarezza la situazione: a un anno dalla laurea, lavora il 75,4% dei laureati triennali e il 77,1% dei magistrali. Dopo tre anni, le percentuali salgono fino al 90,3% per i triennali e all’85,9% per i magistrali.
I laureati magistrali a ciclo unico — come medicina e farmacia — spiccano con un tasso di occupazione del 92,9%, seguiti da architettura e ingegneria civile al 92%. I settori STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) restano i più stabili con un tasso dell’86,5%. Ma andiamo a vedere quali sono le lauree più ambite.

Le facoltà con gli stipendi migliori
Ma quali sono le lauree più remunerative? Secondo AlmaLaurea, dopo cinque anni dal titolo, spiccano le professioni dell’ingegneria industriale e dell’informazione con una media di 1.893 euro al mese. Seguono informatica e tecnologie ICT (1.851 €) e il settore economico (1.706 €). Tra le lauree magistrali a ciclo unico, il settore medico e farmaceutico raggiunge i 1.898 € mensili, seguito dalla veterinaria con 1.774 €. Più indietro restano le lauree umanistiche, artistiche o psicologiche, con stipendi sotto i 1.400 € mensili.
Un dato interessante riguarda anche l’ambito dell’educazione e formazione, con stipendi medi inferiori a 1.310 €, nonostante la crescente domanda di insegnanti qualificati. In pohe perole, è abbastanza evidente che oggi scegliere l’università giusta significa proiettarsi verso settori con alto impiego e salari competitivi. Le lauree in ambito tecnico-scientifico, in questo senso, restano dunque le migliori in ottica occupazionale.