Legge 104, ora hai anche un altro diritto: ti spetta senza se e senza ma | Non vale solo per te ma anche per un tuo parente

legge 104 (foto confcommercio) - mediaoneonline.it

legge 104 (foto confcommercio) - mediaoneonline.it

Ci sono diritti talvolta sconosciuti, per la tutela delle persone con disabilità: in caso di problemi, ecco cosa fare. 

Introdotta nel 1992, la legge 5 febbraio n.104 è il principale strumento normativo con cui il nostro ordinamento riconosce e garantisce diritti, assistenza e integrazione sociale ai cittadini disabili e ai loro familiari. Questa normativa ha progressivamente ampliato il suo raggio d’azione, includendo non solo tutele sanitarie, ma anche una serie di agevolazioni fiscali e bonus economici.

Tra i vantaggi più noti della Legge 104 ci sono le detrazioni per le spese mediche, i permessi retribuiti per i lavoratori, il diritto al lavoro agevolato e il supporto all’accesso ai servizi. Ma negli ultimi anni si è arricchita anche di importanti benefici economici, tra cui bonus per ristrutturazione edilizia, agevolazioni sull’acquisto di veicoli, sconti su prodotti tecnologici e l’IVA agevolata al 4% per specifici acquisti destinati a persone con disabilità.

Uno degli aspetti più innovativi è la visione moderna della disabilità, non più concepita come mero limite fisico, ma come il risultato dell’interazione tra menomazioni e barriere sociali e ambientali. Questa visione ha ispirato nuove misure legislative, culminate nel 2024 con l’approvazione del D. Lgs. n. 62, che riforma profondamente la definizione giuridica di disabilità e introduce il concetto di “accomodamento ragionevole”.

Il principio di “accomodamento ragionevole” si riferisce a modifiche pratiche e appropriate che non comportano oneri sproporzionati, e che garantiscono alla persona con disabilità il pieno accesso a servizi, opportunità e ambienti sociali su base di uguaglianza con gli altri cittadini.

Le barriere insormontabili e i diritti riconosciuti

Un aspetto spesso poco conosciuto ma estremamente importante riguarda il diritto delle persone con disabilità – e in alcuni casi dei loro familiari – a muoversi con maggiore agilità anche quando ci si trova agli sportelli pubblici e sanitari. Affrontare lunghe attese in ambienti affollati può rappresentare una barriera insormontabile per chi soffre di condizioni fisiche, psichiche o cognitive.

La normativa, in particolare, riconosce il diritto di precedenza per chi rientra nell’art. 3 comma 3 della Legge 104, anche in assenza di certificazioni visibili. Il sistema giuridico italiano, in linea con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, prevede che la mancata concessione di tale precedenza possa configurarsi come una discriminazione illegittima. E, in caso di diniego, la persona con disabilità ha la possibilità di rivolgersi al Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità. Questa figura, istituita dalla recente normativa, ha il compito di contrastare discriminazioni e promuovere il rispetto dell’uguaglianza sostanziale.

legge 104 (foto ilfogliettone) - mediaoneonline.it
legge 104 (foto ilfogliettone.it) – mediaoneonline.it

È per legge, che devono farti passare avanti

La legge, inoltre, certifica che il diritto di precedenza non è soltanto per chi ha una disabilità, ma anche per un parente. Nel caso di un minore, ad esempio, il genitore o altri parenti. E, in caso di problemi, il Garante può intervenire d’ufficio o su segnalazione per verificare eventuali violazioni. Qualora un’amministrazione pubblica rifiuti un diritto garantito, come la precedenza in coda, il Garante può emettere un parere motivato e, in caso di inadempienza, ricorrere al giudice amministrativo per difendere gli interessi della persona disabile.

È quindi fondamentale sapere che il diritto all’accessibilità e alla semplificazione dell’esperienza utente nei confronti della pubblica amministrazione non è solo una concessione morale, ma un diritto riconosciuto per legge. La Legge 104 non è solo un insieme di articoli, ma uno strumento concreto per abbattere le barriere e costruire una società più equa e inclusiva. Dai bonus economici alle tutele personali, fino alla possibilità di ottenere precedenza nei servizi essenziali, questa legge è un baluardo di civiltà e giustizia sociale.