Lo chiamano BONUS FOLLIA, il Governo dà 11mila euro subito | Presenta subito questa richiesta

Soldi a pioggia - foto (C)mediaoneonline.it
Tutto pronto per l’arrivo di un nuovo maxi-incentivo, che rappresenta una vera opportunità per milioni di italiani
Negli ultimi anni, il governo italiano ha messo in campo una serie di bonus economici per risollevare famiglie e cittadini in difficoltà. Tra le iniziative più rilevanti, ci sono stati sussidi mensili per le donne lavoratrici, incentivi per chi si trova in stato di disoccupazione e sostegni per chi ha deciso di intraprendere un nuovo percorso lavorativo. Si è trattato di misure fondamentali in un momento storico segnato da crisi economica, pandemia e inflazione crescente.
Particolarmente incisivo è stato anche il Superbonus 110%, che ha permesso a migliaia di famiglie italiane di ristrutturare le proprie abitazioni in chiave energetica e antisismica. Tuttavia, se da un lato questo strumento ha rilanciato il settore edile, dall’altro ha generato forti criticità. Cantieri lasciati a metà, lavori bloccati per mancanza di fondi, imprese in attesa di pagamenti: sono solo alcune delle problematiche nate da una gestione spesso inefficace.
Nonostante ciò, la strada degli incentivi pubblici si è dimostrata utile e strategica. È proprio in questa cornice che si inserisce il nuovo bonus da 11.000 euro, pensato per favorire una delle transizioni più discusse negli ultimi anni.
La misura, intanto, è stata resa possibile grazie alla recente approvazione della quinta revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) da parte dell’Unione Europea. Una parte importante dei fondi è stata riassegnata a favore di un programma in particolare. Ma andiamo ad approfondire la questione.
Un contributo che arriva fino a 11mila euro
Innanzitutto, sottolineiamo subito che rimangono da chiarire i criteri definitivi di accesso, specialmente in merito alla disparità tra territori. Le normative europee sugli aiuti di Stato impongono regole stringenti, rendendo difficile un allargamento dei benefici. Il governo è al lavoro per trovare soluzioni che evitino esclusioni ingiustificate, ma i tempi per l’approvazione definitiva stringono.
Accanto a questo incentivo, la revisione del Pnrr prevede anche investimenti per il potenziamento del trasporto pubblico sostenibile, il rilancio della rete ferroviaria e lo sviluppo di impianti a biometano. L’obiettivo, insomma, è abbastanza chiaro: ridurre drasticamente le emissioni, favorire un’economia circolare e rispettare gli impegni climatici presi in sede europea. Il nuovo Ecobonus rappresenta dunque solo una parte di una strategia più ampia verso un futuro più verde. Ma entriamo nei dettagli: il bonus arriva fino a 11.000 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 30.000 euro, mentre scende a 9.000 euro per chi rientra nella fascia 30.000-40.000. L’agevolazione si applica all’acquisto di veicoli di categoria M1, ovvero auto fino a 8 posti oltre al conducente, e sarà valida fino al 30 giugno 2026, termine ultimo per l’utilizzo dei fondi Pnrr.

Come ottenere il bonus e i problemi da monitorare
Fra le novità importanti, l’estensione possibile anche alle microimprese che vogliono convertire la propria flotta commerciale a emissioni zero. In questi casi, si potrà arrivare a coprire fino al 30% del costo del mezzo elettrico, con un tetto massimo di 20.000 euro. Tuttavia, l’accesso al bonus sarà limitato ad alcune aree geografiche ad alta densità e inquinamento ambientale, come Napoli, escludendo zone adiacenti come Salerno. Questo elemento ha suscitato polemiche e richieste di maggiore equità territoriale.
Il nuovo Ecobonus sarà gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica attraverso un decreto attuativo, attualmente in fase di definizione. La richiesta dovrà essere presentata seguendo procedure che garantiranno trasparenza e accesso prioritario alle famiglie meno abbienti. È previsto il vincolo della rottamazione di un veicolo termico per accedere all’incentivo.