Ma quale trattoria, questo è il locale che ha riscritto le regole della cucina siciliana | In 7 giorni boom di consensi

ristorante stellato - foto (C) MediaoneOnline.it
Quando il cibo in Sicilia si fonde con l’incanto ed il fascino della storia: un “caso” da considerare (e da provare)
La Sicilia non è soltanto una terra di storia e cultura millenaria, ma anche una delle regioni italiane più celebri per l’arte della cucina. In ogni angolo dell’isola, dal centro storico di Palermo alle scogliere di Siracusa, dai borghi nascosti dell’entroterra ai panorami spettacolari di Taormina, la gastronomia è parte viva del patrimonio culturale. Qui, i ristoranti non sono solo luoghi dove si mangia, ma vere e proprie esperienze multisensoriali, capaci di coniugare la tradizione culinaria con paesaggi mozzafiato.
Basti pensare ai ristoranti affacciati sul mare di Cefalù, dove ogni piatto viene servito con vista sul tramonto, oppure alle terrazze di Ortigia, che attirano ogni anno migliaia di turisti alla ricerca di autenticità e sapori genuini. Ma la vera forza della Sicilia sta nei suoi locali più intimi e ricercati, quelli che sorgono all’interno dei centri storici, tra vicoli barocchi e palazzi nobiliari, dove il tempo sembra essersi fermato e l’esperienza gastronomica diventa immersiva.
Proprio in questo contesto si inserisce il fenomeno dei ristoranti che sanno innovare senza dimenticare le radici. Ed è così che Acireale, con il suo fascino barocco e la maestosità delle sue chiese, diventa il palcoscenico ideale per uno dei locali più interessanti degli ultimi anni.
Acireale, infatti, non è solo una perla d’arte e architettura, ma anche un crocevia di sapori, dove le influenze culturali e gastronomiche si incontrano e si fondono in piatti unici. Ed è proprio qui che nasce l’esperienza firmata da Daniele Finocchiaro.
Un cuore barocco che batte moderno
Ma andiamo a scoprire quel che ha fatto uno dei ristoranti al momento più apprezzati, e che in pochissimi giorni, proprio nell’ultimo periodo, ha riscosso un vero e proprio “boom” di consensi e prenotazioni. Il ristorante in questione si trova a pochi passi dal Duomo di Acireale, e rappresenta molto più di un semplice locale: è un viaggio tra passato e presente. Situato nel contesto nobile del Palazzo Musmeci e della Chiesa di San Domenico, il ristorante accoglie i suoi ospiti in un’atmosfera calda, autentica e familiare. L’ambiente è curato nei minimi dettagli: soffitti a volta, archeggiature storiche e una cucina a vista che rivela l’anima vera della casa.
Ideato da Daniele Finocchiaro, con oltre 15 anni di esperienza nel settore dell’hospitality, il locale rappresenta il perfetto equilibrio tra accoglienza siciliana e modernità. Ogni dettaglio parla di passione, ogni piatto racconta una storia, ogni bicchiere di vino è il frutto di una scelta fatta con il cuore.

L’arte in cucina, con le ricette “dei nonni” e la creatività
Alla guida della brigata di cucina, lo Chef Riccardo Russo dà vita a una proposta gastronomica raffinata ma al tempo stesso autentica. La sua cucina è un omaggio alla terra e al mare di Sicilia, interpretati in chiave contemporanea con influenze esotiche e tecniche moderne. I menù degustazione – da 5 e 8 portate – raccontano viaggi e memorie, proponendo piatti inediti dal forte impatto visivo e sensoriale.
Tra le proposte del ristorante che – vi sveliamo – è il “Dòmini” (foto sopra), spicca il menù “Piazza San Domenico n° 5”, con piatti sorprendenti come la Cernia marinata all’achiote messicano, accompagnata da avocado e jalapeño, e l’Astice con hummus di ceci e paprika. Non mancano piatti della memoria come la Pasta mista “arriminata” o la Rana pescatrice con mandorla e aglio nero, ispirata alle ricette dei nonni siciliani. Il tutto si chiude con un dessert creativo: Cioccolato, passion fruit, arancia e nocciole. Non meno curata è la carta dell’acqua, una proposta raffinata e sorprendente, frutto della continua ricerca di qualità e benessere. Daniele Finocchiaro ha saputo costruire un mondo in cui ogni elemento è al servizio dell’esperienza complessiva dell’ospite. E, ogni volta, in questo posto è quasi come fare un viaggio tra storia, gusto ed emozione. (foto copertina d’archivio)