Nei pressi di Palermo nasce la città della CULTURA in Sicilia | Qui son tutti dei geni, a 3 anni risolvono equazioni di secondo grado

Libro biblioteca cultura

Libro biblioteca cultura

Una cittadina che si trova in provincia del capoluogo siciliano, e che sugli studi punta tantissimo: ecco dove ci troviamo

Iniziamo dal… principio. Un principio anche piuttosto lontano: dalla fine del Medioevo, l’Italia ha cominciato a strutturare la propria identità culturale attraverso una lingua unica: l’italiano. Sebbene molti attribuiscano la sua nascita a Dante e al fiorentino, va ricordato che già nel Regno di Sicilia esistevano forme evolute di volgare che hanno contribuito in modo decisivo alla formazione della lingua italiana.

La corte di Federico II, imperatore e mecenate, è considerata uno dei primi laboratori letterari della Penisola. La Scuola poetica siciliana, attiva nella Palermo del XIII secolo, diede vita a uno dei primi esperimenti di lingua italiana letteraria, anticipando persino Dante. Non è un caso che numerosi studiosi moderni riconoscano alla Sicilia un ruolo fondativo nella nascita dell’identità linguistica italiana.

Se Firenze è la culla del Rinascimento e Napoli ha regalato musica e teatro, Sicilia ha saputo custodire e tramandare un vero e proprio mosaico di culture: greca, araba, normanna e spagnola. Città come Siracusa, con il suo teatro greco ancora attivo, o Catania, con il barocco che danza tra le vie del centro, rappresentano esempi viventi di quanto la cultura sia un elemento fondante dell’isola.

Palermo, capitale della Sicilia, è un crocevia di culture e saperi. Il suo centro storico ospita biblioteche, teatri e università. Ma accanto a queste metropoli, esistono anche piccole realtà che sorprendono per la loro attenzione alla cultura. Ed è èproprio questo che andiamo a vedere.

Una città che investe nella cultura

Esistono località poco conosciute dove la cultura non solo sopravvive, ma diventa protagonista del tessuto urbano. Una di queste è una cittadina in provincia di Palermo, dove la promozione della lettura, della memoria storica e del sapere è diventata una missione condivisa tra scuole, istituzioni e comunità ecclesiali.

In questa località, il concetto di “biblioteca” non si riduce a un semplice edificio. Le biblioteche, infatti, sono ben tre, distribuite tra comune, scuola e parrocchia, ognuna con un’identità precisa e un’attenzione speciale per i giovani, le famiglie e gli studiosi. La cultura è presente in ogni angolo e viene alimentata con passione e visione.

Panoramica del paesino palermitano (foto booking) - mediaoneonline.it
Panoramica della cittadina del Palermitano (foto booking) – mediaoneonline.it

Tre biblioteche, un solo cuore culturale

La prima è la Biblioteca comunale “E. Salmeri”, che ospita volumi antichi, testi contemporanei e una sala lettura frequentata da studenti e ricercatori. Accoglie eventi, incontri con autori e laboratori per bambini. È il punto nevralgico della cultura pubblica cittadina. Segue la Biblioteca scolastica “P. Palumbo”, interna a un istituto d’istruzione secondaria, che promuove la lettura tra gli adolescenti e collabora con progetti didattici a livello regionale. Infine, la Biblioteca parrocchiale “Padre Pino Puglisi” offre un catalogo orientato alla spiritualità, all’etica e al volontariato, e rappresenta un presidio culturale e sociale fortemente attivo.

Questa rete bibliotecaria testimonia quanto la cultura possa fiorire anche in centri più piccoli, se sostenuta da comunità partecipative e istituzioni consapevoli. La città in questione è Villabate, esempio virtuoso di promozione della lettura e della conoscenza nella Sicilia contemporanea. Villabate, insomma, non rappresenta soltanto un centro urbano alle porte di Palermo, ma un vero luogo dove il sapere viene coltivato ogni giorno come un bene prezioso. Un luogo in cui la cultura è accessibile, gratuita e condivisa.