Nota come la PISCINA più BELLA della Sicilia, sembra uscita da un film | Arrivi e piangi, vai via e resti in lacrime dallo stupore

lago piscina - foto (C) Mediaoneonline.it

lago piscina - foto (C) Mediaoneonline.it

Un paradiso nascosto proprio nel cuore della Sicilia, fra archeologia e corsi d’acqua incontaminati

Inutile negarlo, quando si pensa alla Sicilia l’immaginazione corre subito al mare cristallino, alle spiagge dorate e alle città barocche. Tuttavia, l’isola più grande del Mediterraneo custodisce luoghi che smentiscono i cliché, regalando scenari inattesi che ricordano il Trentino o addirittura l’Indonesia. In inverno, l’Etna e le Madonie si coprono di neve, offrendo paesaggi imbiancati che nulla hanno da invidiare alle più celebri località alpine. In primavera e in estate, invece, scorci nascosti tra le province di Enna e Agrigento svelano cascate molto parititcolari, dei piccoli angoli di paradiso che pochi turisti conoscono.

Ed è proprio lì, che risieder la bellezza della Sicilia, ovvero nella sua capacità di racchiudere mondi diversi in un unico territorio. Dal blu del mare ai boschi di castagni e querce, dalle campagne assolate fino ai canyon scavati dalla natura, ogni paesaggio è una sorpresa. Tra i monti e le valli si celano specchi d’acqua cristallina e ruscelli che rendono l’ambiente simile a quello delle Dolomiti, ma con il calore e i colori tipici del Sud. È un mosaico di scenari che lascia senza fiato chiunque si avventuri fuori dai percorsi più battuti.

Molti di questi luoghi restano lontani dal turismo di massa, accessibili solo agli appassionati di trekking e agli escursionisti più curiosi. Sono posti in cui il tempo sembra essersi fermato, dove le antiche civiltà hanno lasciato tracce indelebili e la natura ha continuato a modellare il paesaggio senza mai piegarsi all’uomo. È qui che la Sicilia mostra il suo volto più autentico e sorprendente, quello che va oltre i classici itinerari da cartolina.

Un esempio emblematico è il connubio perfetto tra storia e natura che si può ammirare nella zona di Noto antica e di un luogo meraviglioso di cui parleremo. Un luogo definito da molti come la “piscina più bella della Sicilia”, dove l’archeologia incontra una vegetazione tropicale e corsi d’acqua incontaminati.

La storia fra le rocce

QUando i turisti vengono accompagnati da una guida, solitamente l’escursione inizia tra le possenti mura cinquecentesche di Noto antica, città che fu capitale araba e civitas ingegnosa sotto i romani, prima di essere distrutta dal terremoto del 1693. Camminando tra i resti, ci si imbatte nel castello reale, edificato dal normanno Giordano figlio di Ruggero d’Altavilla e in seguito trasformato in carcere durante l’epoca aragonese. Le mura sono ricoperte di graffiti lasciati dai prigionieri, segni di vite lontane che ancora parlano a chi sa ascoltare.

Ed è lì, lungo i sentieri rupestri, che il paesaggio si arricchisce di sorprese: grotte ellenistiche dedicate al culto dei defunti, necropoli della tarda età del bronzo, ruderi di concerie arabe e mulini rupestri ad acqua. Ogni angolo racconta di un passato in cui queste vallate pullulavano di attività e vita quotidiana, con contadini, artigiani e mercanti che sfruttavano ogni risorsa naturale disponibile. Oggi, tra i resti, regna il silenzio interrotto solo dallo scorrere dell’acqua.

La cava di Carosello - foto teleone.it
La cava di Carosello – foto teleone.it

E poi c’è la piscina naturale della Sicilia

Il percorso conduce a uno spettacolo naturale senza eguali: la cava di Carosello. Qui il torrente Asinara forma un laghetto perfettamente circolare, simile a una piscina naturale, incorniciato da pareti rocciose che si innalzano come un anfiteatro. Le acque verde smeraldo sono limpide e invitano a un bagno rigenerante, mentre piccoli granchi popolano le rive di roccia calcarea bianca e levigata.

Dall’alto si ammira uno strapiombo di oltre quaranta metri, da cui scendono cascatelle che alimentano altri laghetti nascosti. La vegetazione che circonda la zona, rigogliosa e subtropicale, richiama scenari esotici. Non è un caso che molti visitatori paragonino questo angolo segreto della Sicilia a luoghi lontani come l’Indonesia o le foreste di mangrovie. Un paradiso a portata di mano, ma ancora lontano dalle rotte del turismo di massa. La cava non è soltanto un luogo di bellezza naturale, ma anche un’esperienza di viaggio che unisce il fascino della storia antica con il respiro incontaminato della natura. Da visitare assolutamente.