Orientamento professionale, benessere e soddisfazione: report del convegno di Enna

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di Angela Ganci psicologo psicoterapeuta, giornalista scrittrice.

Conoscenza delle dinamiche del mercato del lavoro e identificazione delle competenze anche informali, da parte degli esperti di orientamento, orientamento come narrazione di Sé e come giustizia sociale, nell’ottica di uno sviluppo di carriera inteso come acquisizione di benessere e soddisfazione lavorativa e non solo come ottenimento di un lavoro dignitoso.
Questi tra i contenuti emersi in occasione del Congresso “L’orientamento come strumento per raggiungere gli obiettivi dell’agenda 2030”, organizzato dall’ordine degli psicologi della regione siciliana in collaborazione con l’Università degli studi di Enna “Kore” e tenutosi lo scorso 2 Dicembre a Enna presso la sede istituzionale della stessa università, in collaborazione con la Società italiana per l’orientamento.
Varie le professionalità coinvolte appartenenti al mondo accademico e a nazionalità europee con relazioni rappresentanti esperienze di matrice ispanica.
Diverse le sottolineature, dalla competenza tecnica alla competenza trasversale, dall’orientamento scolastico e professionale lungo l’arco di vita alla carriera che interessa specifiche categorie come i rifugiati politici, con tutte le problematicità del caso.
Orientamento da intendersi lungo il continuum personale-sociale nella direzione del concetto di orientamento costruttivo, attraverso lo sviluppo delle abilità di agency, empowerment, autonomia emotiva, nella cornice di identità e incertezza, sulla scia degli insegnamenti di Bauman.
Centrale il concetto di carriera come azione comunitaria e di narrazione del passato attraverso strumenti variegati, insieme alla disamina delle politiche attive e passive del lavoro e degli obiettivi dell’agenda 2030 negli articoli specifici in cui si citano il diritto al lavoro dignitoso e la riduzione delle disuguaglianze sociali.