Patente ritirata, se lavi i denti NON puoi più guidare | Ti fanno il test e ti lasciano senza auto, meglio masticare le mentine

multa auto polizia posto blocco - foto (C) MediaoneOnline.it
Le nuove regole introdotte dal nuovo Codice della strada porta parecchie contraddizioni… ma anche paradossi
Con la recente modifica delle norme, l’obiettivo dichiarato dalle istituzioni è quello di ridurre drasticamente il numero di incidenti stradali e garantire maggiore protezione non solo ai guidatori, ma anche ai pedoni e a chi utilizza mezzi a due ruote. Parliamo, naturalmente, del nuovo Codice della strada in Italia, con la nuova legislazione che si inserisce in un contesto europeo che chiede più rigore e più prevenzione, affinché la mobilità diventi davvero sostenibile e sicura.
Nel primo anno di applicazione, le autorità hanno evidenziato l’importanza di un approccio basato su due pilastri fondamentali: prevenzione e repressione. Da un lato, campagne di sensibilizzazione per educare i cittadini a una guida responsabile, dall’altro un inasprimento delle sanzioni per chi infrange le regole. L’intento è chiaro: colpire duramente i comportamenti pericolosi che troppo spesso causano tragedie sulle strade.
Le novità introdotte riguardano in particolare la lotta contro la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di droghe. Le pene sono state irrigidite, con multe più alte, sospensioni immediate della patente e persino il sequestro del veicolo in alcuni casi. Non meno rilevanti le nuove misure per chi usa il telefono alla guida, pratica che continua a essere una delle principali cause di distrazione e incidenti gravi.
Un altro punto chiave riguarda i neopatentati, categoria particolarmente attenzionata. Per loro le regole diventano ancora più severe: tolleranza zero sull’alcol, limiti di velocità ridotti e sanzioni immediate in caso di infrazioni. La convinzione è che educare fin da subito a una guida prudente significhi costruire una nuova generazione di automobilisti più responsabili.
Controlli mirati e casi particolari
Con l’estate e l’aumento dei flussi turistici, le attività di prevenzione si sono intensificate. In Puglia, ad esempio, la Polizia Stradale di Lecce ha avviato un protocollo speciale con l’affiancamento di personale sanitario su laboratori mobili, così da effettuare test rapidi e attendibili direttamente sul posto. Questo approccio ha reso i controlli più efficaci e più rapidi, garantendo una risposta immediata ai comportamenti a rischio.
Nel corso delle verifiche, sono stati sottoposti ai test 73 conducenti, con tre casi di positività all’etilometro oltre i limiti consentiti. Tra i fermati, anche un giovane neopatentato e un uomo privo di patente mai conseguita. Non meno preoccupante il dato relativo alle droghe: cinque conducenti positivi ai test salivari e denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Tecnologia e nuove sanzioni
Oltre agli strumenti tradizionali, le pattuglie stanno utilizzando tecnologie avanzate per monitorare velocità, corsie di emergenza e uso del cellulare durante la guida. Sono previsti anche sistemi di videosorveglianza e auto civili in grado di sorprendere chi trasgredisce. Parallelamente, sono state elevate diverse sanzioni per guida senza patente e mancata revisione, con oltre 85 punti decurtati in un solo fine settimana di controlli. Si può affermare tranquillamente che il messaggio è chiarissimo: la sicurezza non può essere lasciata al caso, ma deve essere garantita da un insieme di regole chiare, controlli serrati e pene severe.
Solo così si può pensare di ridurre il numero degli incidenti e salvare vite umane. Un aspetto curioso emerso durante i test riguarda il possibile effetto dei collutori contenenti alcol. Se usati poco prima di un controllo, possono alterare l’esito del test alcolemico e portare a sanzioni ingiuste. Un dettaglio che dimostra quanto sia complesso e delicato il lavoro di chi vigila sulle nostre strade. E, secondo qualche battuta che circola sul web, in alcuni casi prima di guidare sarebbe meglio utilizzare… mentine. Un modo per garantirsi un pizzico di “serenità” in più.
