Pesto Eurospin, hai mai letto l’etichetta? A farlo è il COLOSSO del mercato, la ricetta è diversa dal solito

Eurospin esterni (foto aedes-srl.it) - mediaoneonline.it
Molto spesso la verità sui prodotti dei supermercati sta nascosta “dietro” l’etichetta: ma ecco una bella sorpresa
Negli ultimi anni il panorama della grande distribuzione è cambiato radicalmente. I supermercati non sono più solo luoghi dove acquistare i soliti marchi noti, ma veri e propri universi di alternative, offerte e sottomarche. Dalle catene discount come Eurospin, Lidl e MD, fino ai più tradizionali Auchan e Carrefour, ogni punto vendita oggi propone una vasta gamma di prodotti a marchio proprio, affiancati da etichette poco conosciute ma molto più economiche.
Il consumatore, pur risparmiando, si trova spesso a chiedersi: “Ma chi c’è dietro questi prodotti così economici?”. Non è raro, infatti, che dietro una confezione anonima si nascondano veri e propri colossi dell’industria alimentare. Il punto è che, nella maggior parte dei casi, le etichette non riportano con chiarezza il nome del produttore reale, ma solo il distributore, lasciando tutto all’interpretazione del codice di stabilimento.
Prendiamo ad esempio il reparto dei sughi pronti. In molti supermercati si trovano barattoli di pesto, ragù e salse con nomi esotici o accattivanti, ma che non dicono nulla sulla loro provenienza. Alcuni di questi prodotti, anche se venduti a meno di due euro, sono realizzati da aziende che producono anche per marchi premium, semplicemente con ricette e formule adattate.
La crescita delle private label è stata enorme. Lidl con “Italiamo” o MD con “Amo Essere”, ad esempio, stanno conquistando milioni di famiglie grazie a un rapporto qualità-prezzo molto competitivo. Ma cosa si nasconde davvero dietro questi marchi?
Il caso del pesto di Eurospin
Camminando tra gli scaffali Eurospin, capita spesso di imbattersi nel pesto alla genovese con aglio della linea Delizie dal Sole. Prezzo imbattibile, etichetta semplice e ingredienti apparentemente standard. Ma chi lo produce davvero? Analizzando l’etichetta si scopre un’informazione interessante: la produzione del pesto è affidata a due stabilimenti distinti, che si alternano a seconda del lotto. Questa strategia consente una produzione costante, evitando interruzioni e mantenendo bassi i costi di logistica e stoccaggio.
La lista degli ingredienti ci dà qualche indizio sulla qualità del prodotto: olio di semi di girasole, basilico al 30%, anacardi al posto dei pinoli, Parmigiano Reggiano DOP, e solo l’1% di olio extravergine d’oliva. Una ricetta che, sebbene non sia la più tradizionale, segue un trend industriale sempre più diffuso. Gli anacardi, ad esempio, vengono preferiti per motivi economici e di reperibilità rispetto ai più costosi pinoli. Il sapore resta comunque gradevole, e per molti consumatori rappresenta una buona soluzione quotidiana. Ma per chi desidera sapere di più sulla provenienza del prodotto, il vero indizio è nascosto nel… codice dello stabilimento.

La lettura dell’etichetta e la sorpresa (che sorpresa non è)
Ed eccoci all’informazioe per cui si è maggiormente curiosi, ovvero chi produce il pesto Delizie dal Sole? In realtà, i due stabilimenti responsabili della produzione sono ben noti agli esperti del settore alimentare italiano. Uno di questi è Saclà Italia, un vero colosso del settore con sede ad Asti, attivo sin dal 1939 e noto per la qualità delle sue conserve e condimenti. L’altro è Delizie di Riviera, azienda ligure con sede a Ceparana di Bolano (SP), anch’essa specializzata nella produzione di sughi e pesto.
Pur trattandosi di due produttori rinomati, va detto che le ricette fornite a Eurospin potrebbero differire da quelle dei prodotti a marchio originale. Leggere sempre con attenzione l’etichetta è quindi la chiave per fare acquisti consapevoli. Sapere che dietro un prodotto economico si cela un produttore affidabile può rassicurare, ma non deve sostituire l’attenzione verso ingredienti, proporzioni e valori nutrizionali.
