Sta conquistando l’Italia: la granita al caffè con panna che ti cambia l’estate in 5 cucchiai

granita con panna gelato bar - foto (C) Mediaoneonline.it
In Sicilia la granita rappresenta una delle massime espressioni della dolcezza mediterranea: ecco come prepararla
Parlare di gelato siciliano significa immergersi in un universo fatto di sapori autentici, profumi intensi e tradizioni antiche che si tramandano da secoli. In Sicilia, il gelato non è solo un dessert, ma un vero e proprio patrimonio culturale che unisce famiglie, accompagna passeggiate e scandisce i momenti di festa. Non sorprende che in una recente classifica internazionale delle eccellenze gastronomiche, il gelato dell’isola abbia conquistato posizioni di assoluto rilievo, rappresentando con orgoglio la qualità italiana nel mondo.
L’arte del gelato siciliano si fonda sulla scelta di ingredienti genuini e locali: pistacchi di Bronte, mandorle di Avola, agrumi coltivati sotto il sole caldo e ventoso dell’isola. Ogni ingrediente racconta una storia e si fonde in preparazioni che hanno reso la Sicilia un punto di riferimento nel panorama dolciario mondiale. Non si tratta di semplici dolci, ma di creazioni capaci di racchiudere l’essenza di un territorio unico.
Accanto al gelato, spicca un’altra specialità che rappresenta un vero simbolo dell’estate siciliana: la granita con panna. Questo dessert rinfrescante unisce la consistenza granulosa e delicata della granita con la cremosità soffice della panna montata, creando un equilibrio che conquista ogni palato. In particolare a Messina, la granita al caffè con panna è diventata un’icona irrinunciabile delle colazioni estive e delle giornate calde.
La bontà della granita siciliana non è solo nel gusto, ma anche nella tradizione che la accompagna. Le sue origini risalgono addirittura alla dominazione araba, quando la neve raccolta dall’Etna veniva conservata nelle “neviere” e utilizzata per preparare bevande ghiacciate. Col tempo, questa usanza si è trasformata in un pilastro della cultura gastronomica siciliana, fino a raggiungere la forma attuale che oggi è conosciuta in tutto il mondo.
La speciale granita, fra tradizione e preparazione
Ma andiamo al punto chiave, perchè la granita al caffè con panna non è un semplice gelato o sorbetto, ma un dolce che unisce l’intensità del caffè espresso alla morbidezza della panna. È la colazione tipica dei messinesi durante l’estate e, al tempo stesso, una pausa golosa perfetta in qualsiasi momento della giornata.
La preparazione è semplice ma richiede cura. Si parte con il caffè espresso, che viene raffreddato e unito a zucchero e acqua. Il composto viene poi lavorato in gelatiera fino a ottenere la consistenza granulosa tipica della granita. In mancanza della gelatiera, è possibile utilizzare il congelatore, mescolando il composto ogni mezz’ora per rompere i cristalli di ghiaccio. Infine, la granita viene servita in bicchieri ghiacciati e arricchita con abbondante panna montata, che regala cremosità e dolcezza al palato.

Una città all’insegna… della granita
La scelta di proporre la granita al caffè con panna come simbolo non è casuale. Messina, situata all’estremo nord-est della Sicilia e affacciata sullo Stretto, è una città che unisce storia millenaria e tradizioni culinarie uniche. Fondata nel 757 a.C., ha vissuto dominazioni greche, romane, arabe e normanne, fino a diventare un importante centro del Mediterraneo.
Il suo clima mediterraneo, caratterizzato da estati calde ma mitigate dalle brezze marine, crea le condizioni ideali per la diffusione della granita. Dai monti Peloritani fino alle coste che guardano le isole Eolie, il territorio di Messina offre scenari unici che accompagnano la degustazione di questo dolce simbolo di freschezza e tradizione. O a colazione con una soffice brioche o come merenda nelle calde giornate estive, la granita al caffè con panna resta, in poche parole, un’icona intramontabile della gastronomia messinese e siciliana, capace di conquistare un po’ tutti. Dai turisti agli abitanti del posto. Semplice sì, ma soprattutto dal gusto intensissimo.
