Stop ai controlli d’identità sugli aerei | La nuova regola FA TREMARE i confini europei, in Italia è già realtà

Aereo sorvola città - foto (C) Mediaoneonline.it
Per la sicurezza negli aeroporti cambia qualche equilibrio: ecco le novità introdotte
IN particolare negli ultimi vent’anni, i controlli negli aeroporti sono diventati sempre più stringenti. La necessità di garantire la massima sicurezza aerea ha portato a rafforzare ogni fase del processo d’imbarco. A seguito degli attentati dell’11 settembre negli Stati Uniti, ma anche dopo altri eventi drammatici avvenuti in Europa – come gli attacchi a Madrid nel 2004, a Londra nel 2005 e a Bruxelles nel 2016 – si è rafforzato un sistema di vigilanza che oggi rappresenta un modello globale.
I passeggeri vengono sottoposti a controlli multipli: ispezioni con metal detector, scansioni dei bagagli a mano, screening casuali e verifica incrociata dei documenti. Questi passaggi sono diventati parte della normalità di ogni viaggio. In molti casi, sono proprio i viaggiatori a richiedere livelli di sicurezza sempre più elevati, per volare con maggiore tranquillità.
L’accesso all’area imbarchi richiede la carta d’imbarco, ma anche un controllo approfondito da parte degli agenti di sicurezza aeroportuali. Ogni passeggero è potenzialmente oggetto di verifiche, anche a campione. Questo processo, per quanto necessario, rallenta le operazioni e talvolta crea lunghe attese, soprattutto nelle ore di punta e nei grandi scali internazionali.
Negli anni, la tecnologia ha introdotto importanti innovazioni: dai controlli biometrici al riconoscimento facciale, fino alla digitalizzazione completa del biglietto aereo. Tuttavia, il binomio tra velocità e sicurezza resta una sfida complessa, e ogni miglioramento richiede un attento bilanciamento tra efficienza e protezione dei viaggiatori.
Novità per chi vola in Italia e in Europa
Oggi, però, arriva una svolta importante. L’ENAC – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – ha annunciato una nuova misura destinata a semplificare i viaggi in partenza dagli aeroporti italiani. E la novità riguarda per i voli nazionali e Schengen.
Prima di andare ai dettagli, il presidente dell’ENAC, Pierluigi Di Palma, ha sottolineato che l’obiettivo è quello di uniformare il trasporto aereo a quello ferroviario, dove non sono previsti certi controlli all’ingresso del treno. Una semplificazione che non compromette la sicurezza, ma rende l’esperienza più fluida e moderna. Ma spieghiamoci meglio.

A chi si applica questa nuova regola
Questa decisione elimina uno dei due controlli documentali finora obbligatori: quello finale, che avveniva subito prima della salita a bordo. La motivazione è semplice: il passeggero ha già superato severi controlli all’ingresso dell’area imbarchi. Secondo ENAC, quindi, l’identificazione al gate non è più indispensabile ai fini della sicurezza.
La modifica riguarda i voli interni all’area Schengen, che comprende quasi tutti i Paesi dell’Unione Europea, più Norvegia, Svizzera, Islanda e Liechtenstein. Restano esclusi Irlanda, Cipro e Regno Unito (considerato extra-UE dopo la Brexit), dove sarà ancora necessario esibire un documento personale anche al momento dell’imbarco. Dunque, la novità riguarda lo “stop” all’obbligo di presentare la carta d’identità anche al gate.
In alcuni casi il controllo resta, così come per le rotte considerate più a rischio – come quelle verso la Francia -, e il Ministero dell’Interno ha disposto l’obbligo di mostrare la carta d’identità anche al gate. Questo per motivi di sicurezza e di gestione dei flussi migratori. In generale, però, la procedura sarà molto più rapida per milioni di viaggiatori. L’ENAC ricorda comunque che il documento d’identità va sempre portato con sé: la polizia o altre autorità possono effettuare verifiche in qualsiasi momento, anche una volta superati i varchi. Inoltre, alcuni aeroporti come Linate e Catania stanno già sperimentando il “faceboarding”, una tecnologia che consente l’imbarco con il solo riconoscimento facciale, senza bisogno di documenti cartacei o digitali.
