Stop pagamenti in contanti: gli italiani si stanno adeguando | Adesso è sempre più una realtà

Pagamento carta digitale (foto agendadigitale) - mediaoneonline.it

Pagamento carta digitale (foto agendadigitale) - mediaoneonline.it

La rivoluzione è già avvenuta, si può dire: i pagamenti digitali hanno superato quelli in contanti: ecco cosa succede in Italia. 

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una rivoluzione silenziosa ma travolgente nel mondo dei pagamenti. Complice lo sviluppo del commercio online e della tecnologia mobile, gli strumenti digitali sono ormai la nuova normalità. In molte città europee, i contanti sono quasi scomparsi. Paesi come la Norvegia e la Svezia hanno introdotto misure per disincentivare il cash, rendendo di fatto digitale ogni tipo di transazione, anche per un semplice caffè.

In Olanda, per esempio, diversi supermercati accettano solo pagamenti con carta o app. In Finlandia è ormai raro vedere una banconota in circolazione. E l’Italia? Anche da noi la tendenza si sta rafforzando, nonostante un passato fortemente legato al contante. Le carte di pagamento, le app contactless e i bonifici istantanei sono sempre più diffusi, soprattutto tra i giovani e nelle aree urbane.

L’introduzione dei pagamenti con smartphone e smartwatch ha dato un’accelerata decisiva. La comodità di pagare con un tap, senza dover digitare codici o maneggiare monete, ha fatto breccia in milioni di consumatori. Anche le banche e le fintech hanno semplificato l’accesso a questi strumenti, riducendo i costi e aumentando la sicurezza.

Il risultato? Una vera e propria trasformazione culturale. Oggi si paga la spesa, il pieno di carburante, il pranzo al bar, persino l’idraulico, senza contanti. E i numeri lo confermano.

Il sorpasso è servito: ecco come digitale “batte” contanti

Secondo un’indagine condotta da Altroconsumo su un campione rappresentativo di oltre 1.000 italiani, il bancomat è il metodo di pagamento più usato settimanalmente (55%), seguito dai contanti (54%). A seguire troviamo le app per pagamenti digitali e le carte di credito fisiche, entrambe utilizzate da circa un italiano su quattro. I contanti rimangono protagonisti per spese inferiori ai 26 euro, come nei mercati o nei piccoli negozi. Ma per importi superiori, come al supermercato o al distributore di benzina, prevale il bancomat.

Gli italiani utilizzano sempre più anche carte virtuali tramite smartphone, specialmente per importi fino a 100 euro. Per lo shopping online, dominano le carte prepagate, le carte di credito e le app. Quando si tratta di cifre importanti (oltre 750 euro), spuntano i bonifici istantanei, sempre più convenienti grazie alla recente riduzione delle commissioni bancarie.

Pagamento carte credito debito (foto bancobpm) - mediaoneonline.it
Pagamento carte credito debito (foto bancobpm) – mediaoneonline.it

Come si risparmia con carta? L’indagine e i risultati

Un altro vantaggio riguarda la sicurezza. Il 79% degli utenti considera i pagamenti digitali sicuri. Solo una persona su cinque si fida meno, soprattutto per paura della clonazione della carta o del furto dei dati. Inoltre, molti preferiscono ancora il contante per avere maggiore controllo sulle spese quotidiane. Tuttavia, la legge tutela chi usa strumenti digitali. In caso di frode, la banca è responsabile e deve rimborsare il cliente, a meno che non dimostri dolo o colpa da parte dell’utente. Dopo il blocco della carta, il titolare non ha alcuna responsabilità. Prima del blocco, la responsabilità massima è di soli 50 euro.

Un motivo in più per scegliere pagamenti tracciabili e garantiti. Non mancano però le criticità. Il 10% degli intervistati ha segnalato il rifiuto di almeno un pagamento con carta nell’ultimo mese. I motivi principali? Problemi tecnici del Pos o il rifiuto del commerciante per importi troppo bassi. È ancora comune trovare bar o tabaccherie che impongono una spesa minima per accettare carte, solitamente tra i 5 e i 10 euro. In questo senso è da sottolineare che molti esercenti preferiscono i contanti per evitare commissioni bancarie elevate. Circa il 27% dei consumatori dichiara di pagare in contanti proprio per aiutare i piccoli commercianti a evitare questi costi, specie nei mercati e nei negozi di vicinato. Ma le cose potrebbero cambiare se il legislatore intervenisse per ridurre queste spese fisse, incentivando ulteriormente il cashless. Ad ogni modo, la rivoluzione digitale nei pagamenti è ormai inarrestabile. L’Italia, pur con qualche resistenza, sta recuperando terreno rispetto ad altri paesi europei. Grazie a tecnologie sempre più accessibili, pagamenti più rapidi e maggiore sicurezza.