Alessandro Borghese, cosa pensa davvero della cucina siciliana: ora non si tiene più niente | L’hanno sentito tutti per Cefalù

Alessandro Borghese a Cefalu' (foto instagram) - mediaoneonline.it

Alessandro Borghese a Cefalu' (foto instagram) - mediaoneonline.it

Un “amore a prima vista”, per la cittadina palermitana, ma soprattutto per le delizie incontrate strada facendo.

La cucina siciliana è un mosaico di sapori che racconta la storia dell’isola attraverso ingredienti semplici, accostamenti sorprendenti e una passione radicata. Dai piatti di mare alle ricette dell’entroterra, la gastronomia della Sicilia rappresenta un patrimonio culturale unico, riconosciuto a livello internazionale. In ogni provincia, ogni borgo, ogni casa, si custodiscono segreti culinari tramandati da generazioni.

Tra le specialità più amate spiccano l’arancino (o arancina, a seconda della zona), la caponata, i cannoli ripieni di ricotta di pecora e la cassata. Ma è solo la punta dell’iceberg: nelle trattorie e nei ristoranti tipici, si scoprono piatti come la pasta alla norma, con melanzane e ricotta salata, il falsomagro al sugo e la celebre granita con brioche, simbolo dell’estate siciliana. Le strade delle città si riempiono di profumi inconfondibili, soprattutto nelle feste religiose e nelle sagre di paese.

La Sicilia occidentale, da Trapani a Palermo, celebra il cous cous di pesce, la pasta con le sarde e le panelle, con chiari influssi arabi e normanni. Invece nella Sicilia orientale, Catania, Ragusa e Siracusa offrono vere esplosioni di gusto con piatti come la scaccia ragusana, le crispelle e le pietanze a base di pistacchio di Bronte, autentico “oro verde” dell’isola. La fusione tra terra e mare è il segreto della varietà gastronomica.

È proprio in questo contesto di ricchezza culinaria che la televisione italiana continua a puntare i riflettori sulla Sicilia. Diverse trasmissioni, da “Linea Verde” a “Cammini”, hanno già documentato i borghi, le vigne e i mercati locali. Ma è soprattutto il programma cult “4 Ristoranti” con Alessandro Borghese a catturare l'”anima” dei sapori dell’isola. Lo chef e conduttore ha scelto proprio la Sicilia per girare alcune delle nuove puntate della prossima stagione su Sky.

“Il cuore della Sicilia, fra Tirreno e Madonie”: viaggio tra i sapori siciliani

Le riprese si sono concentrate nella parte nord-orientale dell’isola, tra la costa tirrenica e quella ionica. Borghese ha iniziato il suo itinerario a Cefalù, borgo incastonato tra mare e montagna, cittadina per cui ha speso parole letteralmente… al miele. “Cefalù rappresenta il cuore della Sicilia, tra il mar Tirreno e le Madonie”, ha scritto lo chef sui social, sottolineando come il paesaggio e la cucina locale raccontino due anime dell’isola. Ha lodato piatti iconici come gli involtini di pesce spada, le sarde a beccafico e la “pasta a taiànu”, che racchiude sapori di mare e prodotti dell’entroterra come la ricotta delle Madonie e il maialino nero dei Nebrodi.

Ma la tappa più vulcanica è stata sull’Etna, dove la tradizione gastronomica si fonde con il mito. “Sull’Etna si cucina col fuoco del mito!“, ha scritto Borghese, evocando leggende e storie antiche legate alla montagna. A Milo, Randazzo e Castiglione di Sicilia, lo chef ha assaggiato piatti che profumano di lava e memoria: maccheroni fatti a mano, salsiccia al ceppo e dolci al pistacchio di Bronte, ingrediente principe del versante orientale.

Briosche gelato Sicilia (foto clarent) - mediaoneonline.it
Briosche gelato Sicilia (foto clarent) – mediaoneonline.it

 

Borghese e la cucina dell’isola, “intensa, autentica, mitica”

Secondo Borghese, la cucina siciliana è una delle più affascinanti d’Italia perché riesce a raccontare secoli di contaminazioni culturali in un solo boccone. “In Sicilia tutto ha un sapore intenso, autentico, mitico”, ha detto in un’intervista. “Dove ti giri, trovi una storia da raccontare e un sapore da ricordare”. Un pensiero che si riflette anche nella selezione dei ristoranti visitati, spesso a conduzione familiare, fedeli alla tradizione e capaci di innovare senza perdere l’identità. La scelta di includere tappe come Castiglione di Sicilia o Randazzo testimonia anche un interesse crescente per i borghi meno conosciuti ma ricchi di fascino. In questi luoghi, il turista può vivere un’esperienza gastronomica autentica, lontana dai circuiti turistici tradizionali, dove il cibo si intreccia con la storia, la natura e l’ospitalità genuina della gente.

La nuova stagione di “4 Ristoranti”, che andrà in onda il prossimo autunno su Sky, si preannuncia dunque come un inno alla Sicilia più vera, quella che vive di profumi, sapori e leggende. Non resta che aspettare le nuove puntate per lasciarsi guidare da Borghese alla scoperta dei migliori ristoranti tra Cefalù, Catania e l’Etna. Tra ricette antiche e scenari mozzafiato, la trasmissione contribuirà a valorizzare ancora di più una terra che ha fatto della cucina una delle sue più grandi ricchezze. Un’occasione imperdibile anche per i ristoratori locali, che vedranno le proprie tavole raccontate davanti a milioni di spettatori.