Altro che carbonara, la Pasta alla Norma fa il BOTTO | Questa è la ricetta ORIGINALE, in Sicilia lo sanno bene

la pasta alla norma (foto buonissimo) - mediaoneonline.it
Una delle ricette più amate in assoluto nell’isola: ecco come prepararla al meglio
Nel cuore del Mediterraneo, la Sicilia ha saputo creare una delle tradizioni culinarie più apprezzate d’Italia, fatta di piatti ricchi di sapore, profumi intensi e un’eredità di contaminazioni culturali. Qui, la cucina non è solo nutrimento, ma un’espressione profonda di storia, orgoglio e creatività.
Basti pensare ad alcuni dei piatti più noti: il cous cous di pesce o la caponata, pasasndo per le cassate, i cannoli o le mitiche arancine. Queste ricette hanno varcato i confini isolani e conquistato le tavole di tutta Italia. Ma in Sicilia, non ci si è limitati a conservare la tradizione: la si è anche reinterpretata con passione.
Un esempio emblematico è il pesto alla trapanese, una variante siciliana del classico genovese. Qui il basilico incontra i pomodori freschi, l’aglio e le mandorle, creando un condimento unico, nato dall’incontro tra marinai liguri e cuoche locali. Questo spirito di adattamento e reinvenzione ha reso la cucina siciliana un vero laboratorio di sapori.
Ma tra tutti i piatti tipici, uno si distingue per semplicità e bellezza. “Altro che carbonara”, è il pensiero di tanti, che preferiscono celebrare la pasta alla Norma, simbolo di Catania e omaggio alla cultura teatrale dell’isola, intitolata all’opera di Vincenzo Bellini.
La regina assoluta e la sua preparazione
Preparare una vera pasta alla Norma richiede amore e attenzione per ogni dettaglio. Si inizia con una melanzana ben lavata, asciugata e tagliata a fette spesse circa 8 mm. Queste fette vanno cosparse di sale e lasciate spurgare per almeno 15 minuti in uno scolapasta.
Nel frattempo, si lavano i pomodori freschi, si eliminano i piccioli e si tagliano a metà. Vanno messi in una pentola con un pizzico di sale, tre spicchi d’aglio e un mazzetto di basilico. Cuociono a fuoco basso per 30 minuti, rilasciando naturalmente tutta la loro acqua. Dopo la cottura si elimina aglio e basilico, e si passa tutto al passaverdure a maglia fine, ottenendo una passata vellutata. Ma passiamo alla fase successiva.

La frittura perfetta e l’assemblaggio finale
A questo punto si torna alle melanzane: vanno sciacquate, tamponate con carta da cucina e poi immerse poche alla volta in olio bollente (170-180°C) in una pentola dai bordi alti. Si friggono finché non risultano dorate e croccanti, poi si scolano su carta assorbente. Il sugo di pomodoro si rimette sul fuoco con uno spicchio d’aglio e un altro rametto di basilico, cuocendo per altri 40 minuti. Quando sarà ben denso, si elimina il basilico e si aggiunge un cucchiaio dell’olio di frittura delle melanzane e un filo d’olio a crudo per dare profondità al sapore.
La pasta, preferibilmente maccheroni rigati o penne, si cuoce al dente, si scola e si salta nel sugo. Nei piatti si compone il capolavoro: pasta condita, melanzane fritte adagiate sopra, abbondante ricotta salata grattugiata e una fogliolina di basilico fresco. Un piatto che racconta l’anima della Sicilia: la Pasta alla Norma è molto più di una semplice ricetta, è una poesia fatta di ingredienti umili, ma nobili nel gusto. Racchiude il calore della terra, la creatività della sua gente e la voglia di esprimere, anche attraverso il cibo. ED è una bellezza che resiste, ve lo assicuriamo, nel tempo.