Mazara del Vallo: Report di un viaggio tra arte e giornalismo.

mazara2

di Angela Ganci, psicologo e giornalista

Mazara del Vallo, comune del trapanese intriso di Storia e Cultura, luogo da percorrere in tutta la sua ricchezza monumentale, alla scoperta di un’identità cittadina che si sostanzia nei ritrovamenti storici, nelle chiese, nei musei, in parte da turisti, in parte da cronisti.
Anche in tempi di pandemia, quando il turismo soffre di carenza di visitatori e le limitazioni governative costituiscono un limite alla completa fruibilità delle opere.

Complesso descrivere la molteplicità delle opere monumentali riscontrabili nella ridente Mazara del Vallo. Al cospetto di un numero cospicuo di chiese, in primo luogo la basilica e la chiesa seicentesca di San Francesco, senz’altro il fiore all’occhiello è costituito dal Satiro Danzante, statua bronzea, databile sul finire del IV secolo a.C., emblema della bellezza mediterranea, esempio del patrimonio sommerso recuperato nel canale di Sicilia. Posto in zona centrale rispetto alla chiesa che lo ospita, solitario e possente, accoglie i visitatori alla fine di un percorso culturale che contiene reperti provenienti dalle acque del canale di Sicilia, tra cui il frammento bronzeo di zampa di elefante di epoca punico-ellenistica, un calderone bronzeo di epoca medievale, una selezione di anfore da trasporto di epoca arcaica, classica, ellenistica, punica, romana e medievale. Opere stupefacenti che raccontano dell’identità di un popolo, un Museo che attrae con il suo riecheggiare memorie di un passato isolano, il cui accesso, seppur reso a tratti disagevole dalle manovre antipandemiche, conduce alla riscoperta di un pezzo di memoria collettiva.
Una riscoperta che continua con la visita di altrettante imponenti costruzioni storiche, come il Collegio dei Gesuiti o il Museo Diocesano, contenente gli ori vescovili appartenuti un tempo alla Basilica mazarese, come preziose mitre e pregiati ostensori.
Un viaggio da fare in gruppo o in una solitudine solenne, per godere di un tuffo nel passato che consegna uno specifico volto
alla Mazara di oggi.