Monreale: L’ultimo saluto ai giovani uccisi. Salvo, Andrea e Massimo sempre nei nostri cuori

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TELE ONE canale 16 in tutta la Sicilia, in diretta streaming su www.teleone.it, https://www.facebook.com/teleone.it e sull'App teleOne. Monreale ha accolto con un lungo applauso i feretri di Andrea Miceli, Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo, i tre giovani rimasti uccisi nella sparatoria che si è verificata nella cittadina palermitana. I funerali dei tre ragazzi si sono tenuti all’interno del duomo di Monreale, che sorge sulla piazza a pochi metri dal luogo della strage, via Benedetto D’Acquisto. Piazza duomo e la cattedrale erano stracolme di persone. I funerali sono stati celebrati dall’arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi.
STRAGE MONREALE, ARCIVESCOVO: SITUAZIONE SOCIALE GRAVE “Essere qui, davanti ai corpi senza vita di Andrea, Salvatore e Massimo, ci pone brutalmente di fronte alla gravità della situazione sociale nella quale siamo immersi, caratterizzata troppo spesso dalla violenza: non sappiamo più parlare, dobbiamo urlare; non sappiamo più dialogare, dobbiamo inveire; non sappiamo ascoltare, dobbiamo imporci… Da qui, agli atti di violenza fisica e di morte il passo è veramente breve come ci mostra la cronaca quotidiana”. Questo un passaggio dell’omelia pronunciata dall’arcivescovo di Monreale, monsignor Gualtiero Isacchi, ai funerali delle tre vittime della sparatoria avvenuta nella cittadina in provincia di Palermo. ARCIVESCOVO: GIUSTIZIA È SALVEZZA PER TUTTI “Le morti di Andrea, Salvatore e Massimo ci interrogano: perché tanta ingiustizia? Perché tanta violenza? In questa celebrazione ripetiamo la richiesta che martedì sera è risuonata più volte per le strade di Monreale: giustizia! Ma qui, di fronte a Dio, non ci accontentiamo della giustizia umana, noi cristiani chiediamo di più: chiediamo la giustizia di Dio che implica anche un nostro agire in conformità con la volontà di Dio, che è volontà di salvezza e di vita per tutti”, ha detto l’arcivescovo. Monsignor Isacchi si è poi rivolto ai presenti nel Duomo di Monreale: “Carissimi fratelli e sorelle, carissimi giovani, per noi cristiani domandare giustizia significa chiedere salvezza e vita per tutti, ma anche scegliere di essere noi stessi giusti, cioè ‘promotori della giustizia divina’ mostrando al mondo la vita buona del Vangelo che si oppone alla peste dell’ingiustizia che mostra violenza, degrado e solitudine”. ARCIVESCOVO: GIUSTIZIA È SALVEZZA PER TUTTI “Le morti di Andrea, Salvatore e Massimo ci interrogano: perché tanta ingiustizia? Perché tanta violenza? In questa celebrazione ripetiamo la richiesta che martedì sera è risuonata più volte per le strade di Monreale: giustizia! Ma qui, di fronte a Dio, non ci accontentiamo della giustizia umana, noi cristiani chiediamo di più: chiediamo la giustizia di Dio che implica anche un nostro agire in conformità con la volontà di Dio, che è volontà di salvezza e di vita per tutti”, ha detto l’arcivescovo. Monsignor Isacchi si è poi rivolto ai presenti nel Duomo di Monreale: “Carissimi fratelli e sorelle, carissimi giovani, per noi cristiani domandare giustizia significa chiedere salvezza e vita per tutti, ma anche scegliere di essere noi stessi giusti, cioè ‘promotori della giustizia divina’ mostrando al mondo la vita buona del Vangelo che si oppone alla peste dell’ingiustizia che mostra violenza, degrado e solitudine”. (dire) All rights reserved – Questo video è protetto da copyright ed è espressamente vietato ogni utilizzo, riproduzione od uso, parziale o totale