Pesce, il migliore d’Italia lo pescano solamente in questo mare: se sull’etichetta c’è scritto allora compralo senza problemi

Pesce fresco - Mediaoneonline.it (Fonte Pixabay)
Quelli del supermercato non sono tutti “freschi”: ecco come trovare il miglior pesce italiano.
Quando entriamo in un supermercato, ci accolgono file di frigoriferi pieni di prodotti freschi: carne, salumi, latte e pesce. Dietro ogni confezione si cela un sistema rigoroso di controlli e normative, volti a garantire la massima sicurezza per i consumatori. Ma come riconoscere un alimento davvero controllato e di qualità?
Per esempio, i latticini vengono sottoposti a test microbiologici e devono rispettare la catena del freddo durante il trasporto e la vendita. La carne subisce invece ispezioni sanitarie in ogni fase, dall’allevamento al confezionamento. I salumi, spesso sottoposti a lunga stagionatura, devono dichiarare tutti gli ingredienti e metodi di conservazione.
Nel caso dei prodotti confezionati, la tracciabilità è un requisito essenziale. Le etichette devono indicare chiaramente il paese di origine, la data di produzione, il tipo di trattamento (ad esempio, affumicatura, cottura o salatura) e, se presenti, eventuali additivi o conservanti. Solo così il consumatore può compiere scelte informate e sicure.
Oltre ai controlli delle autorità, è importante anche il comportamento dei supermercati: le temperature degli espositori devono rimanere entro certi limiti (-18°C per i surgelati), e la presenza di brina o ghiaccio è segnale di cattiva conservazione. È quindi essenziale verificare questi aspetti per evitare rischi batterici o alterazioni del sapore.
I trucchi per scegliere un pesce fresco e sicuro
Ma andiamo a concentrarci sul pesce, e sottolineiamo che i controlli, in questo caso, sono ancora più rigorosi: questo alimento, molto delicato, può deteriorarsi facilmente. Ecco perché leggere bene l’etichetta del pesce è fondamentale. Bisogna controllare il nome commerciale, il nome scientifico, il metodo di pesca (o allevamento), la zona FAO di cattura, la data di confezionamento e gli ingredienti, se presente una lavorazione industriale.
Per esempio, un buon pesce confezionato non dovrebbe contenere grassi idrogenati, oli di semi economici o aromi con codice E621, un esaltatore di sapidità da evitare. Preferite invece confezioni che contengono solo ingredienti naturali e un’etichetta trasparente. Ricordate anche di portare una borsa termica per conservare correttamente il prodotto dal supermercato a casa.

Il miglior pesce italiano? Ecco “dove” cercarlo
E’ chiaro che, in Italia, la pesca rappresenta una risorsa antica e preziosa. Esistono molte zone dove si pratica una pesca sostenibile e controllata, ma un’area su tutte si distingue per abbondanza e varietà: il Mare Adriatico. È proprio qui che si pescano alcune tra le migliori specie ittiche nazionali, grazie alle sue caratteristiche ambientali uniche. L’Adriatico è considerato il mare più pescoso d’Italia, nonostante rappresenti solo un venticinquesimo della superficie mediterranea: qui si concentra circa un quarto del pescato totale. Fra le varietà locali più pregiate troviamo la triglia, la ricciola, il tonno, lo sgombro, l’orata, la cernia, ma anche cefali, latterini, seppie e molluschi di qualità superiore.
Questa straordinaria biodiversità è resa possibile dalle correnti marine, dai fondali sabbiosi e dal costante monitoraggio della filiera ittica. I pescherecci italiani rispettano regolamenti sempre più stringenti per garantire un pescato fresco, sano e ricco di proteine, Omega-3 e vitamina B. Quindi, se cercate il miglior pesce italiano, puntate sull’origine e sulla tracciabilità. E se vedete scritto “Mare Adriatico” sull’etichetta, potete fidarvi: è sinonimo di qualità, freschezza e sicurezza alimentare.