Raccomandata 670, quando vedi il postino con questa in mano caccialo immediatamente | È la più pericolosa di tutte

Postino (foto poterealpopolo.org) - mediaoneonline.it
Quando arriva questa raccomandata, la cosa migliore da fare è… fare un bel respiro.
Non è mai, di certo, la più bella sensazione quando si sente il suono del citofono e il postino segnalare “una raccomandata da firmare”. Ed anche il momento in cui si trova un avviso di giacenza nella cassetta della posta può generare una vera e propria ondata di ansia. Il pensiero corre subito a possibili sanzioni, cartelle esattoriali o vecchie pendenze. Questo perché, nella maggior parte dei casi, non si conosce il mittente e si teme sempre il peggio.
Ma, dobbiamo dirlo, non tutte le raccomandate sono cattive notizie, e con un po’ di attenzione si può imparare a distinguere la loro natura. La prima cosa da capire è cos’è l’avviso di giacenza: si tratta del foglietto lasciato dal postino quando non riesce a consegnare la raccomandata di persona. Questo avviso dà tempo 30 giorni per ritirare il plico presso l’ufficio postale. Tuttavia, l’avviso non riporta il mittente né il contenuto, ma solo un codice misterioso. Ed è proprio lì che si nascondono gli indizi chiave. Un primo elemento utile per decifrare la natura della raccomandata è il colore dell’avviso.
Se quello che si trova nella buca della posta è bianco, potrebbe infatti trattarsi di comunicazioni certamente molto poco preoccupanti. Sicuramente meno “gravi”. Parliamo ad esempio di esiti di concorsi pubblici, lettere che hanno a che fare con il condominio, o anche alcuni avvisi amministrativi. Se invece è verde, l’ipotesi cambia in maniera assolutamente radicale: in questo caso siamo di fronte a multe o atti giudiziari, spesso provenienti da enti statali o tribunali.
In breve, il colore può già dare un primo indizio prezioso per prepararsi psicologicamente. Ma il vero protagonista per capire cosa contiene la raccomandata è il codice identificativo. Ogni raccomandata è associata a un codice composto da numeri, spesso visibile sull’avviso stesso. Le prime cifre di questo codice aiutano a restringere il campo e possono rivelare moltissimo sul contenuto del messaggio.
Come comportarsi quando si riceve un avviso
Quando trovi un avviso nella posta, il primo passo è “semplicemente” quello di non farsi prendere… dal panico. Se hai il codice in mano, puoi anche tentare una verifica online tramite il sito di Poste Italiane, che spesso consente di tracciare la raccomandata inserendo il codice numerico. In alternativa, è possibile recarsi direttamente in ufficio postale. Portati dietro un documento d’identità e l’avviso ricevuto. Ritirare prontamente la raccomandata è sempre la scelta più saggia: anche se il contenuto non è dei migliori, agire in tempo ti consente di gestire la situazione con lucidità e magari trovare una soluzione prima che sia troppo tardi.
Conoscere colori e codici delle raccomandate è utile per ridurre ansia e incertezza. Una volta imparati questi semplici segnali, sarai in grado di affrontare con maggiore consapevolezza ogni consegna postale. Anche quando si tratta di comunicazioni meno gradite, conoscere in anticipo il contenuto ti aiuta a non farti trovare impreparato. Non tutte le raccomandate sono una cattiva notizia, e alcune possono contenere informazioni importanti che richiedono solo una semplice conferma o una lettura. In ogni caso, ignorarle non è mai la scelta giusta. Ma andiamo ai codici… più temuti.

Ecco i codici che provocano un po’ d’ansia
Particolarmente temuti sono i codici che iniziano con 670, 671 o 689. Questi numeri, infatti, sono solitamente collegati alle cartelle esattoriali inviate dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione (ex Equitalia). Se trovi nella tua posta un avviso di giacenza con questi numeri, è probabile che si tratti di una multa non pagata, una tassa locale (come IMU o TARI), oppure di un tributo non saldato nel tempo.
Ricevere una raccomandata con questi codici non significa automaticamente guai, ma è fondamentale agire tempestivamente. Ritirare la comunicazione al più presto può evitare aggravamenti di sanzioni o l’avvio di procedure di riscossione forzata. In questi casi, aspettare troppo potrebbe avere conseguenze ben più spiacevoli di una semplice lettura del contenuto.