17 Maggio 2024

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Arte e pandemia: l’esperienza del Museo Civico “Baldassarre Romano” di Termini Imerese

di Angela Ganci, psicologo psicoterapeuta, giornalista, docente

Termini Imerese, 27 Agosto 2021 – Pandemia e Arte nei suoi risvolti turistici: un binomio quanto mai attuale che ha conosciuto, in Sicilia, una generale battuta d’arresto in seguito al protrarsi del lockdown generalizzato e della zona rossa e sviluppi e modifiche in senso migliorativo a partire dal recente ripristino della zona bianca.
In che modo la pandemia in atto ha influito sulle visite a Musei e siti archeologici in termini quantitativi e di interesse per l’Arte? In che modo i siti d’arte stanno reagendo all’epidemia con progetti mirati alla ripopolazione dei luoghi artistici?
Ne abbiamo parlato con il Dottor Fabio Lo Bono, direttore del Museo Civico “Baldassarre Romano” di Termini Imerese, al fine di sondare l’operato di uno dei Musei più attivi dell’isola in relazione alla ripresa post-pandemia.
“Con orgoglio sottolineo che il nostro Museo è stato riconosciuto come uno dei musei minori più attivi della Sicilia – apre Lo Bono – Questo museo, e, in generale, ogni museo, deve considerarsi un Istituto che promuove la cultura e la storia della città, nella fattispecie quella di Termini Imerese. Il Museo Civico ha reagito bene alla crisi, attivando, nel mese di Luglio 2021, tutta una serie di iniziative culturali, tra cui il progetto Drusilla, dal nome della prima imperatrice romana, divenuta ormai, a tutti gli effetti, simbolo di Termini Imerese. Si tratta di attività mirate a tenere vivo il rapporto con il pubblico, ecco perché definisco questo un Luglio importante”.
Un’estate culturale e attrattiva, ma anche un inverno pandemico non particolarmente rigido, soprattutto in relazione agli accessi online dei visitatori.
“La pandemia non ha pregiudicato la fruizione artistica, almeno a livello virtuale, posso dire, anche se la mancanza totale delle scolaresche, che visitano in situ i luoghi d’arte, costituisce un limite notevole in questo momento epocale di emergenza. Parlando di visite virtuali siamo stati, per così dire, immuni dalla crisi: consideri che nel periodo Gennaio-Febbraio 2021 abbiamo totalizzato circa 6.000 visite online, numeri impressionanti, molto superiori alle visite fisiche pre-pandemia, anche se i visitatori non pagavano il biglietto. Personalmente sono contro il digitale, perché l’Arte si deve sentire come il profumo di un fiore, ma abbiamo fatto di necessità virtù, sfruttando le immense opportunità della Rete. In più la pandemia ci ha dato l’opportunità di svolgere attività importanti, complice il maggior tempo a disposizione, come la sostituzione di espositori o la sistemazione finale di alcune tele alle pareti, invece a che a terra, con una maggiore visibilità per il pubblico”.
Un inverno e un’estate 2021 all’insegna di progetti innovativi e di voglia di fare, insieme a un Settembre di speranze, alla vigilia del ripristino della zona gialla, in Sicilia, ormai ufficiale dal 23 Agosto prossimo.
“Sono ottimista: la voglia di fare non si arresta, infatti progettiamo di aprire un bar ristoro nel nostro giardino cinquecentesco e inaugurare una zona di arte contemporanea – conclude Lo Bono – Speriamo in un Settembre benevolo, e anche nel caso di ripristino di zona gialla, che oggi sarà o meno decisa, ritengo che i Musei debbano restare fuori dalle restrizioni. Infatti è possibile, a mio avviso, controllare il flusso dei visitatori, poiché i Musei dispongono di uscite differenziate e spazi esterni, senza sacrificare l’Arte che fa parte dell’identità stessa di un popolo”.