26 Aprile 2024

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Coronavirus, denunciati 257 positivi che hanno violato la quarantena

I dati del Viminale sui controlli effettuati in quattro giorni ( tra il 26 e il 29 marzo) dopo l’entrata in vigore del nuovo decreto. Sorpresi a spasso con il cane o al supermercato: ora rischiano il processo per epidemia colposa e una condanna fino a 5 anni di carcere

C’è chi ha detto che doveva portare il cane a spasso e chi è entrato nel supermercato per fare la spesa. Chi passeggiava per il centro di Milano e addirittura chi è rimasto in giro dopo essere stato dimesso dall’ospedale. In quattro giorni sono ben 257 le persone denunciate per aver violato la quarantena nonostante fossero consapevoli di essere risultati positivi al Coronavirus. E tutti adesso rischiano il processo per epidemia colposa.

I controlli scattati dopo l’entrata in vigore del nuovo decreto che prevede multe e 400 a 3.000 euro ( la nuova autocertificazione è scaricabile qui) per chi viola il divieto di spostamento e denuncia per chi esce dall’isolamento pur sapendo di essere malato, si scopre che sono decine le persone infette sorprese fuori dalle proprie abitazioni. I dati del Viminale sui controlli effettuati tra il 26 e il 29 marzo dimostrano che nemmeno il rischio di essere condannati a scontare fino a 5 anni di carcere li ha convinti a non uscire.

Ma anche prima della stretta erano numerosi i casi scoperti da polizia, carabinieri e vigili urbani. Tra i casi più eclatanti quello denunciato da un’infermiera pediatrica di Bari che dopo aver assistito una partoriente è stata costretta ad andare in quarantena con la famiglia, figli piccoli compresi. Il 7 marzo una donna si è infatti presentata in ospedale ma non ha detto di essere arrivata pochi giorni prima da Parma. Ha partorito, ma il giorno dopo è stata messa in isolamento perché trovata positiva al Covid-19. E in tutto il nosocomio è scattato l’allarme contagio. La donna è stata denunciata e per tutti coloro che erano entrati in contatto con lei è cominciata la quarantena.

Il 20 marzo l’accusa di epidemia colposa era stata contestata a un 76enne di Codogno contagiato che dopo essere stato dimesso dall’ospedale invece di rimanere in quarantena obbligatoria è andato a passeggiare in un paese poco distante.

Il giorno dopo un caso analogo è accaduto a Lavinio quando i carabinieri hanno sorpreso in strada e senza mascherina un 60enne che appena pochi giorni prima era risultato positivo al Covid-19 ma era andato comunque a portare il cane a spasso.

Il 26 marzo uno straniero dimesso dall’ospedale perché in buone condizioni nonostante fosse malato, vagava per piazzale Loreto a Milano anziché stare chiuso nella propria abitazione.

Comportamenti criminali che neanche le nuove disposizioni sono evidentemente utili a fermare. Tra gli ultimi denunciati c’è un signore toscano che ha sostenuto di essere uscito di casa per andare in ospedale perché le condizioni si erano aggravate, m non risulta che abbia fatto neanche un tentativo di chiedere assistenza ai numeri di emergenza. (corriere)