Si ipotizzava giorni fa che la Sicilia tra domenica (giorno di San Valentino) e lunedì prossimo sarebbe potuta passare alla “zona gialla”. Ora, invece, ci sarebbe una “frenata” e la conferma arriva dal presidente della Regione Nello Musumeci che ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa ha fatto il punto sul Covid-19 in Sicilia.
«Grazie a Dio – ha detto il governatore – possiamo guardare con ottimismo anche al passaggio di zona. Ancora oggi siamo e dobbiamo essere in zona arancione, perché i numeri non sono assolutamente confortanti per potere cambiare colore, ma l’obiettivo nostro è di lavorare perché prima possibile si possa cambiare colore della zona e consentire a tutti gli operatori di potere tornare a lavorare. Per sapere se la Sicilia potrà passare a zona gialla aspettiamo i dati di venerdì. Per cambiare colore dovremmo avere la metà dei contagi di oggi (ieri per chi legge, ndr). Inoltre, l’assenza di un Governo nazionale che abbia una prospettiva di gestione dell’emergenza rende più difficile la programmazione per le Regioni, in ogni caso dobbiamo completare questa settimana».
Al momento dunque, la “zona gialla” può attendere. Nel report quotidiano diffuso ieri pomeriggio dal ministero della Salute i nuovi positivi nell’Isola sono stati nelle ultime 24 ore 744, erano 1.954 il 16 gennaio, quando l’Isola diventò zona rossa. I ricoverati sono 1.337 ben 66 in meno rispetto a ieri (primo giorno zona rossa erano 1.618); 1.131 i guariti e 24 morti il cui bilancio provvisorio adesso è a quota 3.728. In particolare 31 ricoverati in meno nei reparti ordinari e 5 pazienti in meno nelle terapia intensive anche se ci sono altri 5 nuovi ingressi.
Questa la suddivisione per province dei nuovi casi odierni: 319 a Palermo, 109 a Catania, 80 a Trapani, 73 ad Agrigento, 71 a Messina, 51 a Siracusa, 19 a Caltanissetta, 17 a Ragusa e 5 a Enna. I tamponi processati sono stati 21.948 (9.034 molecolari e 12.914 test rapidi), con il tasso di positività che aumenta rispetto a ieri e si porta al 3,4%.
Ad oggi sono 142.776 i siciliani colpiti dal virus e 100.527 invece quelli che sono guariti guarendo dall’infezione. Naturalmente è ancora preso per potere “cantare vittoria”, la battaglia contro il Corvid-19 è ancora lunga e la curva dei contagi si evolve sia in forma crescente o decrescente nel corso delle varie onde giornaliere.
«L’andamento dei dati delle ultime giornate fa pensare che la pandemia si va sempre più trasformando in endemia – sottolinea l’infettivologo Alessandro Bivona -. L’abbassamento delle misure di contenimento dà infatti subito i suoi deleteri frutti. Se pensiamo a quello che è stato nei secoli passati l’andamento delle malattie infettive vediamo come i patogeni tendono ad adeguarsi (mutano, ndr) diventando sempre più diffusivi e man mano meno patogeni. L’unico modo quindi per bloccare al più presto la diffusione del Coronavirus è e rimane la vaccinazione di massa attuata in tempi brevi».
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