di Angela Ganci, psicologo psicoterapeuta, giornalista, scrittrice
Museo antropologico, paleontologico e della zolfara “Sebastiano Mottura”, più noto come museo mineralogico di Caltanissetta.
Un museo che si identifica nel concetto di formazione delle giovani generazioni perché coincidente con un laboratorio dell’istituto tecnico statale minerario Sebastiano Mottura, nato a Caltanissetta nel 1862 con lo scopo di formare tecnici minerari alla luce della realtà locale, ricca di miniere di zolfo.
Istituto minerario, oggi denominato propriamente geotecnico: solo nel più recente periodo 1960-1970, con la chiusura delle miniere, si è infatti proceduto alla riconversione dell’istituto da minerario a geotecnico e all’acquisizione della moderna veste di laboratorio scolastico mineralizzato contenente una molteplicità di minerali provenienti dalle miniere siciliane.
“Il nostro museo contiene varietà oggi estinte di minerali – commenta ai microfoni di Teleone il professore Michele Curcuruto, direttore del museo stesso – Tra questi lo zolfo, la celestina, l’aragonite, il salgemma, reperti di attività minerarie non più attive. Un museo mineralogico, ma anche antropologico, perché contiene reperti del lavoro in miniera, per un patrimonio mineralogico di oltre 3.000 pezzi, inclusi le meteoriti”.
Pezzi storici, per la curiosità di grandi e piccoli, che possono usufruire di una visita guidata di avanguardia costituita da un corpo docente preparato e motivato.
Un museo culturale che, a fronte dell’essere testimonianza di un passato indiscusso di eccellenza, soffre ancora delle restrizioni di visitatori dovuti alla pandemia, con l’esigenza di avviare, pertanto, costanti strategie di ripresa.
“Durante il periodo più duro della pandemia il nostro museo è stato chiuso poiché, seguendo il destino della scuola, abbiamo dovuto rispettare le disposizioni governative relative alla DAD e, quindi, il divieto di incontri in presenza. Siamo pienamente operativi da Settembre scorso, con un calo amaro dei visitatori, passati da circa 6.000 nel periodo pre-covid a circa 600 in questo periodo”.
Problemi e tensioni, ma anche progetti per il futuro, nelle parole speranzose di Curcuruto.
“Il nostro museo verrà inserito auspicabilmente in una rete di musei per la formazione dei giovani che comprenderà le università al fine di sensibilizzare i giovani alle scienze della terra. I nostri progetti a breve termine sono relativi a mostre tematiche che stimolano l’interesse degli alunni come le mostre di sale, sull’importanza del sale nella vita di tutti o giorni. Con orgoglio preannuncio, dopo Pasqua, l’attivazione di mostre tematiche volte a festeggiare i 160 anni del nostro istituto”.
Gli interessati possono visitare il museo antropologico, paleontologico e della zolfara “Sebastiano Mottura” dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9 alle ore 13, per maggiori informazioni consultando il sito www.istitutomottura.it.
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